Carnevale si, sconcezze inutili no. Il movimento politico “ Volo” con un comunicato diffuso a firma del presidente Emma Serafino è intervenuto pesantemente sugli avvenimento che hanno caratterizzato il Carnevale sidernese. E’ accaduto, infatti che, seppure ( finalmente) i cittadini hanno assistito ad una bella domenica di festa che ha animato il Carnevale lungo tutto il centro cittadino sono stati anche costretti ad assistere a sciocche intemperanze di gruppi di giovani che, in barba della ordinanza appositamente emanata dalla amministrazione comunale , armati di bombolette spray e oggetti di vario genere hanno preso di mira non solo le auto in transito lungo la via jonio, strada obbligata a causa della chiusura di Corso della Repubblica durante lo svolgimento della manifestazione, ma anche molti cittadini. Certamente un brutto rovescio della medaglia per una “festa” che ha richiamato molte persone malgrado un tempo accompagnato da qualche sprazzo di pioggia e un forte vento che qualche problema lo ha anche provocato. Ecco, dunque che “ nella qualità di Presidente del Movimento Volo, nonché di cittadina di Siderno “ Emma Serafino ha diramato una nota , per evidenziare “ il modo poco ortodosso” con cui si è svolto il Carnevale.” Naturalmente, è chiaro che non intendo far riferimento – ha scritto la presidente di Volo – alla organizzazione dei Carri Allegorici, piuttosto che alla sfilata dei bimbi vestiti in maschera; intendo invece riferirmi a quanto è accaduto durante quella che doveva essere una gioiosa Domenica di Carnevale.” Fatto poi riferimento al contenuto di una Ordinanza del Sindaco “che faceva espresso divieto di fare uso di Bombolette spray, uova, arance, e qualsiasi altro oggetto che potesse rappresentare una capacità lesiva” sottolinea come “ nonostante tali divieti, ad esempio vi era l’apposita bancarella che vendeva le bombolette spray che sono state utilizzate in maniera impropria da bande di Teppisti (baby gang) che lanciavano le bombolette vuote contro le auto, finendo col danneggiare alcuni parabrezza. Inoltre, che dire delle uova marce e delle arance che tappezzavano qua e la il corso di Siderno? Chiuso per l’occasione, dovendo diventare una tranquilla isola pedonale per assistere al passaggio dei carri e dei bimbi in maschera. È chiaro che non si pretendeva di assistere al carnevale di Venezia piuttosto che a quello di Fano o di Cento, solo per citarne alcuni fra i più antichi , ma ridurre la città ad un contenitore di spazzatura, mi sembra davvero eccessivo. È chiaro a questo punto come sia stata del tutto sminuita la funzione di questa festa che, se bene organizzata e vissuta nella sua pienezza, avrebbe potuto certamente rappresentare un momento goliardico per adulti e piccini”. Poi la considerazione che l’ordinanza del Sindaco “ha perso la sua valenza giuridica, allorquando non abbia raggiunto il suo scopo, nonostante le sanzioni in essa contenute,proprio perché non vi è stato un sufficiente servizio d’ordine atto a far si che episodi di tal fatta potessero essere evitati”. Nella parte finale un biasimo ai giovani autori dei fatti denunciati e ai loro genitori “che, purtroppo, non hanno saputo impartire le più elementari regole di buona educazione “. Per quanto riguarda il Carnevale – che ha avuto una bella appendice anche ieri con una riucca sfilata di mascherine che si è tenuta presso il Centro Polifunzionale e si è poi concluso con la tradizionale rappresentazione della farsa carnevalesca “u ritornu du mortu” su testi di Salvatore Mazzitelli con un folto gruppo di attori locali – c’è da registrare che si sono rivisti lungo le vie della città alcuni carri allegorici , gruppi folkloristici e di animazioni che hanno ampiamente soddisfatto i tanti bambini presenti alla manifestazione, quasi tutti in maschera per la loro gioia e, soprattutto, dei loro genitori. Organizzatori ufficiali della manifestazione sono stati con il Comune di Siderno, e la Pro-loco, la Consulta comunale, il gruppo giovanile, le Scuole di ballo cittadine il Comitato Piazza dell’Emigrante, ma anche alcuni “esperti” volontari come Nino Caridi, Damocle Argirò e Roberto Ocello che , memori dei “vecchi tempi” quando il Carnevale sidernese era un preciso punto di riferimento per tutti gli altri Comuni della fascia Ionica reggina hanno offerto la loro collaborazione gratuita.

Aristide Bava

12669554_10207280800771404_4561760022409763809_n