Assemblea dei sindaci: ancora un flop ! Prevista per martedi sera, l’assemblea dei sindaci della locride, come era già avvenuto in occasione della precedente seduta di due settimane addietro, è andata deserta – sul piano ufficiale – per mancanza di numero legale. All’ordine del giorno erano stati previsti, dal presidente dell’ assemblea, Giorgio Imperitura, cinque argomenti,due dei quali di fondamentale importanza per l’attività della struttura, ovvero l’approvazione del Conto consuntivo 2014 e l’approvazione del Bilancio di previsione per il 2015, e gli altri tre conseguenza diretta dello stato di precarietà che attualmente regna sulla stessa associazione, vale a dire Dimissioni del segretario Giuseppe Nicita, dimissioni del contabile Giuseppe Curciarello e dimissioni del collaboratore Antonio Sanci. Queste dimissioni sono state una conseguenza delle pesanti accuse del sindaco di Locri Giovanni Calabrese che, recentemente, ha sparato a zero sulla gestione della associazione coinvolgendo, anche se in maniera indiretta, Nicita, Curciarello e Sanci che, peraltro, da tempo prestavano la loro attività senza ancora aver percepito le loro spettanze. Anche se ufficialmente la seduta non si è tenuta per la nuova mancanza di numero legale – erano presenti solo una quindicina di rappresentanti dei 41 comuni che fanno parte dell’associazione – i sindaci presenti hanno dato vita ad un serrato dibattito soffermandosi in particolare sulla “vita” dell’associazione. In premessa il presidente del Comitato dei sindaci Giuseppe Strangio che con il presidete dell’assemblea Giorgio Imperitura, sta cercando di darsi da fare per salvare il salvabile, ha chiarito che la nuova mancanza di numero legale è da addebitarsi in gran parte al particolare periodo estivo che registra l’impegno di molti sindaci in manifestazioni di notevole importanza nei loro Comuni; altri sindaci erano assenti perchè impegnati in una visita all’ Expo di Milano e altri ancora sono alle prese con la stesura e l’approvazione dei bilanci dopo una recente diffida del Prefetto che con nota del 20 agosto ha dato 20 giorni di tempo ai Comuni ritardatari per mettersi a posto. Non ha nascosto, comunque, lo stato di stallo che attualmente esiste in seno all’associazione ed ha auspicato che la situazione si normalizzi subito dopo la parentesi estiva evidenziando che la struttura è troppo importante per il territorio perché venga affossata da diatribe che non hanno motivo di esistere e che, comunque, possono essere risolte. Sulla stessa lunghezza d’onda sono sembrati il sindaco di Siderno Pietro Fuda che ha subito chiarito che, ove la seduta fosse stata valida, avrebbe senz’altro respinto le dimissioni dei tre collaboratori, del sindaco di Mammola, Antonio Longo e di quello di Stignano Franco Candia, autore di un lungo intervento in cui ha evidenziato l’importanza dell’ Associazione dei sindaci della Locride e le conquiste che, malgrado tutto, si sono ottenute quando sono stati affrontati i problemi per come era giusto fare. Anche gli altri interventi, seppure con qualche sfumatura diversa, hanno posto in risalto la necessità che l’attività della associazione – indiscutibilmente importante per l’intero comprensorio – torni alla normalità in previsione anche di un necessario rinnovo delle cariche che sia da stimolo per il rilancio della struttura.

Aristide Bava

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nella foto L’intervento di Strangio. A lato Fuda, Imperitura e Candia