Dopo un  ulteriore slittamento ad oggi è stata effettuata la proclamazione ufficiale dei nuovi consiglieri comunali di Siderno. Non ci sono state  sorprese. Ricordiamo che i neo eletti in consiglio comunale secondo i dati ufficiosi sono Giuseppe Figliomeni, Vincenzo Meleca,Gianluca Leonardo, Maria Cecilia Gerace e Vincenzo De Leo per il Centro  Democratico; Maria Teresa Fragomeni, Giorgio Ruso, Anna Romeo, Paolo Fragomeni e Carlo Fuda per il Pd; Luigi Guttà, Agostino Baggetta e Ercole Macri’ per Fattore Comune; Antonio Sgambelluri per Sideeno Libera nonché per la minoranza Pietro Sgarlato e al posto di Giuseppe Caruso, Michele Cataldo. Intanto in città è viva l’attesa per vedere all’opera la nuova amministrazione comunale. Pietro Fuda, ad ogni buon conto, si è già attivato per mettere mano alle prime incombenza amministrative ed ha convocato i responsabili degli uffici. Ha intenzione di esaminare subito molte delle pratiche giacenti e, come ha già dichiarato, cercare intanto di sbloccare quelle che per motivi burocratici si sono arenate.  Sono d’altra parte gli stessi cittadini che , dopo il notevole periodo di inerzia che si è registrato negli ultimi anni ( sono tantissime anche le richieste presentate che non hanno ancora avuto risposte amministrative…) sperano che in tempi brevi  si possano sanare le pratiche giacenti. Pratiche – è doveroso dirlo – che potrebbero smuovere anche l’economia della città. La stessa edilizia è bloccata da tempo. Giusto aggiungere, a questo proposito, che domani, domenica,  il sindaco Pietro Fuda incontrerà tutti i gestori di bar, pizzerie e ristoranti di Siderno nella sala del Consiglio Comunale. L’obiettivo è proprio quello   di accelerare i tempi utili a far ripartire l’economia locale, specie in vista della stagione estiva. Fuda ha intenzione di   confrontarsi con i ristoratori proprio nella speranza di organizzare fin da subito delle iniziative che possano garantire alla città di “ripartire”. E lo vuole fare, instaurando in maniera immediata un rapporto di stretta collaborazione con i diretti interessati. La parola d’ordine è infatti partecipazione attiva.

Aristide Bava

9756news