Non si placano le polemiche sulla realizzazione in corso della pista ciclabile anche se l’assessore alla viabilità Luigi Guttà ha invitato tutti ad attendere la conclusione dei lavori prima di avanzare ulteriori critiche. Questa volta è il consigliere comunale di opposizione Michele Cataldo ( movimento Volo) a puntare l’indice, anche in maniera abbastanza ironica, sulla “lunga striscia rossa che fiancheggia i marciapiedi delle strade comunali o addirittura li occupa interamente” evidenziando che “Siderno e i Sidernesi scoprono una vocazione nascosta e repressa per anni: muoversi in bicicletta per le vie della città” scoprendosi “uguali ai lucchesi, ai mantovani agli emiliani e perché no agli abitanti di Pechino, famosi per utilizzare come mezzo di locomozione la bicicletta”.Da qui’ la contestazione del progetto e l’interrogativo su “quante biciclette circolano realmente per Siderno, e quanti sidernesi saranno disposti a sopportare una riduzione di spazi utili per parcheggiare o per vedersi sottrarre superficie davanti casa”. A questo punto Michele Cataldo ricorda di avere già sollevato il problema dei parcheggi a Siderno, affermando che “adesso sicuramente ci sarà da ridere perché i pochi vigili che sono in servizio faranno sicuramente i salti mortali, e chissà quanto straordinario, per assicurare l’efficienza della pista ciclabile sgombra da auto e furgoni”. Il consigliere comunale chiede se ” ci sarà indulgenza nelle multe oppure inflessibilità ? e ironicamente aggiunge ” chissà come sarà contento chi deve parcheggiare per scaricare merce,o chi per posteggiare la macchina al proprio domicilio lo deve fare un isolato più in là”. Quindi il suo affondo “politico” domando se “qualcuno ha avuto il coraggio e l’onestà intellettuale di dire alla cittadinanza che cosa era veramente la pista ciclabile, che problemi avrebbe portato rispetto a futili e appariscenti vantaggi, oppure se si trattava solo di rimanere fedeli ai programmi elettorali di utilizzare e fare giungere finanziamenti a Siderno” precisando, appunto, che alla osservazione sulla reale necessità di un’opera del genere è stato risposto che “si sarebbe perso un finanziamento!!!”. Nella parte finale della sua nota il compito “di riflettere sulla utilità di utilizzare questo finanziamento , a quanti serve realmente questa cattedrale nel deserto e a chi è servito fare questo lavoro e In base a quali criteri sono stati definiti i percorsi attuabili ” non mancando di precisare che già molti cittadini “si stanno lamentando e stanno chiedendo conto e molti hanno dubbi sulla reale necessità”. Poi rammenta una sua interrogazione comunale sulla necessità di un giro di vite alla poca disciplina degli automobilisti sidernesi, affermando che “l’Assessore Guttà ha risposto che non bisogna reprimere ma educare” e quindi la domanda che secondo Cataldo “sorge spontanea” ovvero ” i sidernesi sono stati educati ad accettare ciò o sono stati messi di fronte ad un fatto compiuto(sic!) ?”. Il tutto per salutare con una “buona bicicletta a tutti”.

Aristide Bava
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