E, per la nuova giunta, spunta a sorpresa il nome di Luigi Guttà, primo degli eletti in quota “Fattore Comune”. Sarebbe lui il quinto uomo dell’esecutivo di Pietro Fuda. L’indiscrezione è molto attendibile. A Guttà, titolare di una autoscuola sarebbe affidata la delega della circolazione stradale. A questo punto i giochi dovrebbero essere fatti e la nuova giunta è anche abbastanza ben equilibrata rispetto ai risultati elettorali anche perché Pietro Fuda, per il suo Centro Democratico, si è limitato ad un solo assessore ( Bianca Gerace) ed ha preferito lasciare piu’ spazio ai suoi alleati di coalizione mettendo loro a disposizione altri quattro assessorati piu’ la carica di vicesindaco e quella di presidente del Consiglio comunale. Due degli assessorati andranno a Fattore Comune ( appunto Luigi Guttà e Ercole Macri’, in pole position rispetto a Rita Commisso, prima dei non eletti che, comunque, entrerà in consiglio comunale). Un assessorato, quello con delega al bilancio andrà al Movimento Siderno Libera che aveva due opzioni, Gianni Lanzafame e Francesco Lombardo e la scelta è finita, come abbiamo anticipato ieri, su Gianni lanzafame che, a questo punto, rimarrà l’unico assessore “esterno”. Al Pd toccheranno invece il vicesindaco, abbinato ad una delega di primaria importanza, piu’ la presidenza del Consiglio comunale. Almeno questa è stata l’indicazione del sindaco Pietro Fuda. Vicesindaco e delega importante dovrebbero andare a Maria Teresa Fragomeni mentre la presidenza del consiglio comunale a Paolo Fragomeni ( o in alternativa a Anna Romeo). Ma, per essere piu precisi sino in fondo, in seno al Pd c’è qualche remora sulla proposta di Fuda tanto che proprio ieri sera i vertici del partito si dovevano riunire per esaminare attentamente la situazione e prendere le decisioni del caso. Se oggi arriverà il Nulla Osta a questa ipotesi tutto filerà liscio e la nuova giunta sarà confermata per come abbiamo indicato. Altrimenti, soprattutto se non ci sarà il benestare di Maria Teresa Fragomeni al suo ingresso in giunta, ci sarà qualcosa da rivedere anche perché, nell’esecutivo, per garantire le quota rosa sono necessarie due donne. Va detto subito, ad ogni buon conto, che Pietro Fuda ha già deciso di non perdere ulteriore tempo ed ha fissato la prima riunione del Consiglio comunale per venerdi prossimo. Lui stesso ci ha confermato la notizia, nella convinzione che bisogna accelerare i tempi, pressato anche dalla necessità di avere gli organismi nella piena funzione perché ha anche deciso di tentare una carta di notevole importanza per il futuro della città ovvero il rientro del Comune dal dissesto. E’ questa l’altra clamorosa notizia. In occasione di una sua recente visita romana ha posto le basi per una verifica della situazione e ci potrebbero essere le premesse per questo clamoroso colpo di scena. Già in campagna elettorale Pietro Fuda aveva piu volte denunciato che il dissesto era stato dichiarato con troppa fretta e senza esperire alcun tentativo alternativo. Adesso, carte alla mano, tenterà quella che, in ogni caso, sembra una “missione impossibile” ma che, se ci saranno le dovute coperture politiche e se la situazione sarà esaminata nella sua globalità, potrebbe anche diventare una auspicabile realtà. Con lo stato di dissesto per dieci anni il Comune di Siderno ha una pesante palla al piede che non gli consente una normale attività operativa e che penalizza fortemente, con il caro tasse, anche i cittadini, mentre se riesce a scrollarsi di dosso questa dolorosa piaga, con una attenta amministrazione in pochi anni si possono creare le premesse per il suo rilancio economico e sociale. Resta, intanto, il clima di fiducia che con la elezione a sindaco di Pietro Fuda, si è creato tra la cittadinanza. Ed è già tanto, vista l’apatia che regnava sino a pochi mesi addietro. Ovviamente servono pure i fatti e, anche per questo, si attende l’ufficializzazione del nuovo esecutivo per vedere cosa la nuova amministrazione comunale potrà, o saprà, fare.
Aristide Bava
nella foto Luigi Guttà
