Cari colleghi giornalisti, vi chiedo gentilmente di interessarvi di questa triste vicenda, portandola all’attenzione mediatica nazionale: la Diga sul torrente Lordo di Siderno (RC), da possibile oasi turistica della Locride è divenuta una discarica di servizio cosparsa di ogni tipo di rifiuto. Sono trascorsi quasi due anni dallo svuotamento cautelativo della Diga sul Lordo disposta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti- Ufficio Tecnico per le dighe, a causa di una lesione riscontrata nel pozzo di accesso alla camera di manovra dello scarico di fondo. L’invaso, ormai, sta subendo una lenta ed inesorabile trasformazione, tale, appunto, da far sembrare quella che realmente poteva diventare una significativa oasi turistica della Locride con le sue tante anelate velleità di uno sviluppo “green”, una gigantesca discarica. La diga, lo ricordo è costata quasi 50 miliardi delle vecchie lire ed era destinata a contenere ben 9 milioni di metri cubi del prezioso liquido, adesso non supporta più i cittadini e le aziende agricole che si vedono costretti a ricorrere all’acqua potabile per irrigare gli orti e i campi.

Antonio Tassone

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