A Siderno, attualmente, se tutto procederà regolarmente, ai nastri di partenza del campionato regionale di Prima Categoria, si avranno due squadre: la Asd Siderno 1911 e l’Asd Città di Siderno. Proprio domani mattina è previsto in Comune un incontro ad hoc, promosso dall’amministrazione comunale, che vedrà seduti intorno ad un tavolo i dirigenti delle due squadre e i delegati dell’amministrazione comunale per cercare di trovare i punti d’incontro necessari al fine di formare una sola squadra a Siderno.
Abbiamo incontrato Raffaele Salerno, uno dei massimi dirigenti calcistici sidernesi, l’occasione è stata propizia per rivolgergli qualche domanda:
Raffaele, giovedì ci sarà una riunione in Comune per discutere della programmazione della nuova stagione con i rappresentanti delle due realtà calcistiche cittadine?
Io sono propositivo e positivo perché anche l’anno scorso abbiamo proposto di unire le forze per fare un’unica squadra. Non si è riusciti a trovare una sintesi perché a detta dei dirigenti del Siderno 1911 era già tardi e la squadra l’avevano già attrezzata. Quest’anno ci siamo mossi per tempo, personalmente ritengo che in un paese come Siderno è proibitivo avere due squadre in prima categoria. Per quello che ci riguarda ci sono tutte le condizioni anche se vedo difficile questo accordo in quanto il Presidente Antonio Ceravolo ha avanzato delle perplessità sulla fusione perché ha dichiarato di aver già programmato la stagione e che noi avremmo contattato anche dei loro calciatori, cosa assolutamente non vera!
Avete idea di come impostare i nuovi programmi ?
“Senza dubbio i giovani devono essere il fulcro i ragazzi a partire soprattutto da quelli di Siderno. Bisogna tornare al calcio di una volta, creare una base con i giovani del posto è quasi una certezza sul futuro. Vanno evitati gli errori del passato, bisogna crescere senza fretta facendo esperienza in questi tornei”.
Quali passi farete per quanto concerne la situazione dello stadio?
Bisogna necessariamente sederci con l’Amministrazione Comunale. Il ‘Raciti’ deve essere sottoposto ad interventi di manutenzione non più procrastinabili sia ordinari che straordinari. Servirebbe un intervento serio sul manto erboso ma ormai credo che siamo già in ritardo quindi inevitabilmente pagheremo, come gli altri, le conseguenze sportive anche in questa stagione calcistica. Un’unica struttura non può sostenere tutte le società presenti sul territorio, scuole calcio ed amatori inclusi . Attendiamo novità dal campo del Mirto che a quanto pare ad ottobre dovrebbe essere pronto ma al momento non ci sono certezze.
Che campionato state programmando?
Per la definizione dell’assetto societario e quindi magari programmare una stagione di vertice molto dipenderà dall’incontro di giovedì prossimo. Solo dopo ci dovremmo vedere e pianificare il futuro considerando che il campionato di Prima Categoria è molto difficile e ci sono squadre come ad esempio Africo e Taurianova che non nasconderanno sicuramente le loro ambizioni di vittoria del campionato.
Perché soffre il calcio sidernese ?
La sofferenza è a livello generale e commerciale ed inevitabilmente si ripercuote anche sulla squadra di calcio cittadina. Le persone non seguono più questo sport con la stessa passione di una volta e le retrocessioni hanno dato una mazzata definitiva alle nostre ambizioni societarie. Abbiamo dovuto superare tante difficoltà e ad alcuni di noi dirigenti è passata la voglia di fare calcio in campionati importanti e dispendiosi. L’affluenza allo stadio limitata per sole 200 o 300 spettatori ci ha costretti a ridimensionare i nostri progetti.
Lei è entrato nella dirigenza sin dai tempi dello spareggio promozione in Eccellenza di Lamezia..
Io sono e sarò sempre presente, l’esperienza della vittoria di Lamezia con mister Giovanni Fiorenza in panchina è stata un’esperienza stupenda. Una delle parentesi calcistiche più belle della mia esperienza da dirigente. Altri tempi, altra squadra, altri calciatori e una tifoseria straordinaria che ci trascinò al successo.
Da chi è composta ora questa società del Città di Siderno?
Abbiamo costruito questa nuova società con Giuseppe Ascioti (Presidente), io vicepresidente, Antonio Commisso, Mimmo Stalteri, Vincenzo Maturo, Nino Piscioneri, Giampietro Costa, Pinuccio Commisso, Enzo Futia anche lui dirigente storico del Siderno con il fattivo contributo di sportivi o di semplici simpatizzanti che ci offrono il loro contributo spontaneo
Quindi in teoria ci sarebbe il “rischio” che, senza intesa, il prossimo anno avremo un derby in prima categoria ?
Esattamente batteremo anche questo record. In ogni caso se così dovesse essere aumenterebbero gli stimoli per fare ancora meglio. Come ti dicevo prima credo che a livello di mercato si punterà alla riconferma del “gruppo storico”, però di preciso non ti posso dire nulla perché ancora non ci siamo incontrati. Quello che mi posso augurare per il futuro è che il Siderno possa ritornare nel calcio che conta visto che ce lo meritiamo sia per il blasone che per le grandi tradizioni calcistiche che la città vanta.
Antonio Tassone – ecodellalocride.it