Aristide Bava

SIDERNO – Le recenti polemiche levatesi per l’increscioso aumento della Tari legato alle proteste dei cittadini e alle considerazioni dei movimenti politici della minoranza – Siderno 2030 e La nostra missione – ha, ancora una volta messo in risalto la necessità della individuazione, sul territorio della Locride, di una discarica di servizio per l’impianto Tmb di Contrada San Leo. E’fuor di dubbio che le tariffe aumentano anche per i notevoli costi che bisogna sopportare per lo smaltimento dei rifiuti. Un discorso che, ovviamente, non riguarda solo il Comune di Siderno ma tutti gli altri Comuni della Locride che hanno come punto di riferimento del loro smaltimento di rifiuti l’impianto di Contrada San Leo.

 

Ciò anche se a Siderno – come è stato più volte evidenziato da tutte le forze politiche – la presenza del predetto impianto avrebbe dovuto -e dovrebbe- garantire una spesa minore e, quindi, delle tariffe più basse per i cittadini. D’altra parte gli interrogativi su questo delicato problema continuano ad occupare le discussioni della cittadina ogni qualvolta si parla di problematica dei rifiuti. E, appare quantomeno strano, che ancora, sulla possibilità di realizzare una discarica di servizio proprio per il Tmb di Contrada San Leo continui il silenzio di Città Metropolitana e Regione che, probabilmente, avrebbero voluto che la decisione di individuare il sito giusto per la realizzazione della discarica venisse preso dai sindaci della Locride.

Una speranza, però, vana, perchè – ormai è chiaro – nessun sindaco è disponibile ad avallare sic et sempliciter una eventuale scelta del proprio territorio se non ci saranno indicazioni frutto di scelte tecniche precise e giustificate. Una scelta, dunque, che i sindaci non vogliono fare ma che – è bene dirlo – deve essere fatta al più presto se si vogliono creare le basi per dare una soluzione al delicato problema dei rifiuti che, come è stato evidenziato dai gruppi di minoranza del Comune di Siderno, è anche di natura economica. Senza discarica di servizio non c’è possibilità di miglioramento della situazione anche perchè, come è stato evidente nel recente passato,i provvedimenti a tampone non servono a nulla. A Siderno, peraltro, rimane sempre aperto il problema legato alla necessità di adottare una decisione adeguata per l’ impianto di Contrada San leo dove l’indirizzo rimane ancora duplice: semplice riqualificazione o ampliamento.

Una decisione, nell’uno e nell’altro caso contestata dai movimenti ambientalisti. Certo è che le non decisioni non portano da nessuna parte e il problema, adesso legato anche a vertenze legali, rimane sempre aperto e fa da ostacolo alla normalizzazione della problematica dei rifiuti. Un problema enorme per la città perchè l’ingombrante presenza di un impianto di trattamento rifiuti, che avrebbe dovuto evitare le difficoltà, si è rivelato invece decisamente pesante, vuoi per i miasmi, spesso insopportabili, vuoi per il pieno di rifiuti che non si riesce a smaltire per la più volte denunciata mancata presenza di una discarica di servizio.

Dunque proprio la realizzazione della necessaria discarica di servizio resta un problema di fondo, anche se i sindaci del comprensorio storpiano il muso quando pensano che il loro territorio comunale possa essere scelto per questa ubicazione. Però, se si continua a non prendere alcuna decisione il problema certamente si aggrava. Sarebbe opportuno, quindi, che una decisione venga presa. E al più presto. In tempi passati, d’altra parte, tutti i sindaci si sono impegnati a rispettare una eventuale scelta che, con cognizione di causa, arrivi dall’alto. In ballo sono da chiamare, dunque, Regione e Città Metropolitana. Che prendano una decisione. E lo facciano al più presto.