Aristide Bava
SIDERNO – L’Associazione culturale Libra e il Comitato Piazza dell’Emigrante hanno messo a conoscenza, con apposito comunicato, una incresciosa situazione in cui si sono imbattuti i bambini frequentanti il Plesso Gonia dell’Istituto Comprensivo “Pascoli-Alvaro” oltre che i loro genitori e la comunità di contrada Donisi, dove è ubicato il plesso scolastico.”La gioia del “primo giorno di scuola”, dopo ben 6 mesi dal lock-down e di paura a causa del Covid-19, – dice la nota – è stata stroncata da un evidente disservizio pubblico: perchè il giorno di inizio delle lezioni, negli occhi dei genitori e dei loro bambini c’è stata solo tanta incredulità nel vedere alcuni operai comunali intenti a ripulire il cortile della scuola da sterpaglie e arbusti. Una circostanza che, giocoforza, ha fatto presupporre l’assenza di un’adeguata sanificazione anche degli interni” La cosa ha spinto i genitori a chiedere di visitare l’interno per una verifica delle condizione delle aule. Una richiesta – dice la nota – che si è scontrata con un forte e deciso diniego della dirigente e che ha costretto i genitori a interpellare addirittura le Forze dell’Ordine. Questi, sopraggiunti da lì a poco, non hanno potuto far altro che constatare l’evidenza, ossia l’assenza della tanto sospirata sanificazione. Morale della favola? I genitori si sono visti costretti a riportare a casa i propri figli, nell’attesa di veder eseguiti i necessari lavori di pulizia e di sanificazione, così come la normativa anti-Covid prevede”.
La buona notizia – aggiunge la nota – è che,adesso, i bambini hanno potuto finalmente varcare la soglia della propria scuola, in un ambiente che risulta essere almeno ben pulito e igienizzato. Nella parte finale del comunicato si scrive, poi, “Il diritto all’istruzione e il diritto alla salute sono stati pertanto garantiti grazie alla caparbia dei genitori e alla presenza massiccia dei membri dell’Associazione Libra e del Comitato Piazza dell’Emigrante i quali, appena informati della situazione di criticità, non hanno esitato a intervenire e ad essere solidali con le famiglie interessate. Ciò a dimostrazione che una comunità, se unita e compatta, può raggiungere, nel rispetto della legalità e senza ricorrere a metodi poco ortodossi, qualsiasi obiettivo e può rivendicare liberamente il rispetto dei propri diritti”.
nella foto – Un segno evidente del degrado esistente