Aristide Bava
SIDERNO – Diga sul torrente Lordo, adesso dalle parole si passa ai fatti. E’ stato giudicato decisamente positivo, in sede locale, l’incontro con il Commissario regionale dei Consorzi irrigui, Giacomo Giovinazzo che ha illustrato con estrema chiarezza i vari step che rimangono da superare per dare il via ai lavori di ripristino dell’invaso indicando anche la presumibile data di conclusione che non dovrà superare i tre anni. E sia il sindaco della città Maria Teresa Fragomeni, sia il presidente del Corsecom Mario Diano hanno espresso la loro soddisfazione per le assicurazioni di Giovinazzo. Non solo; la sindaca Fragomeni ha anche evidenziato la possibilità che una volta concluso l’iter dei lavori si pensi anche alla possibilità di fare in modo di utilizzare l’acqua per uso potabile mentre Diano, dal canto suo, ha parlato dell’importanza che potrebbe acquisire la Diga nel settore turistico. Si guarda insomma al futuro con la convinzione che questa volta il ripristino, atteso da ben 12 anni, sia ormai da dare per scontato.
Positivo è stato anche il commento del capogruppo di Siderno 2030, Stefano Archinà, che , nel dare atto al Commissario Giovinazzo, per la chiarezza della sua illustrazione, parlando a nome della minoranza consiliare ha auspicato che su problemi di questa rilevanza non si creino steccati tra maggioranza e opposizione ma si lavori in piena sinergia. D’altra parte non ci dovrebbero essere più sorprese relativamente alla attivazione dei lavori della Diga. I fondi ministeriali disponibili., contenuti nel progetto stralcio in via di approvazione, pur non coprendo interamente tutte le ipotesi progettuali del Paese , relativamente alla Diga sul torrente Lordo non potranno riservare sorprese perché dati alla mano il tecnico dei Consorzi irrigui , Ing. Mimmo Zito, ha fatto vedere una scheda in cui la Diga di Siderno è collocata al nono posto e, quindi, abbondantemente al sicuro. Con l’approvazione del decreto stralcio ministeriale, prevista entro Aprile si dovrebbe chiudere Una svolta, considerato che si prevede, dunque, di chiudere la partita positivamente . L’invaso dovrebbe essere alimentato con quasi 9 milioni di metri cubi di acqua destinata anche all’agricoltura e creerebbe pure in altri settori, un indotto decisamente importante per tutta la Locride .