Presentato in sala consiliare il volume di Caterina Mammola che celebra la vita, l’opera e la sensibilità della scrittrice calabrese

Un evento di grande valore culturale ha animato la sala consiliare del Comune di Siderno, in occasione della presentazione del libro “Maria Cozzupoli, poetessa del ‘900. Biografia, opere, poesie scelte” a cura della prof.ssa Caterina Mammola, socia dell’associazione promotrice dell’iniziativa.

La serata è stata un omaggio sentito e appassionato a Maria Cozzupoli, figura colta e raffinata, nata a Siderno nel 1908 e vissuta tra la Calabria e Genova, città dove si laureò in Lettere e Filosofia nel 1938, tra le prime donne calabresi a conseguire un titolo accademico in un’epoca ancora difficile per l’affermazione femminile nel mondo della cultura.

Durante la presentazione, l’autrice ha illustrato con emozione e rigore il percorso umano e letterario della poetessa, ricostruito attraverso documenti, testimonianze e opere originali:

“Ho voluto ridare voce a una donna che ha vissuto con profondità e dignità le ferite della guerra e le difficoltà del suo tempo. Le sue poesie, scritte in silenzio e con pudore, raccontano la sofferenza per i lutti familiari, l’assenza dei fratelli morti in guerra, il legame con la terra natia, la Calabria.”

Il primo lavoro di Cozzupoli fu un saggio su Leopardi, pubblicato nel 1942 grazie alla stima del suo professore universitario. Tuttavia, gli eventi bellici la costrinsero a lasciare Genova e rientrare a Siderno, dove si dedicò all’insegnamento nelle scuole private, prima di superare i concorsi pubblici e trasferirsi a Roma, dove insegnò italiano e storia dal 1957.

Fu a Roma che Maria Cozzupoli pubblicò le sue prime sillogi poetiche, tra cui “Dal silenzio” (1967), “Versi del cuore” (1969) e l’ultima nel 1981, anno della sua morte. Una poesia intima, colta, profondamente segnata dalla memoria e dal dolore, ma anche dalla bellezza di una scrittura lucida e profonda.

Il libro curato da Caterina Mammola è frutto di un’attenta ricerca tra archivi familiari, biblioteche e testimonianze dirette, ed è arricchito da una selezione di poesie e da contributi critici che permettono di riscoprire una voce preziosa del panorama letterario calabrese del Novecento.

“Con questo volume – ha concluso l’autrice – ho voluto far conoscere Maria Cozzupoli alle nuove generazioni, perché la sua storia, la sua forza silenziosa, la sua poesia meritano di essere ricordate.”

La serata si è chiusa con un momento di lettura poetica, tra emozione e consapevolezza: quella di aver restituito luce a una donna che ha saputo trasformare il dolore in arte e l’isolamento in testimonianza viva.

telemia