SIDERNO – Sit-in di protesta dei cittadini presso l’ex Ospedale di Siderno. Vogliono la riapertura del Nosocomio o quantomeno l’immediata attivazione della Casa della salute annunciata giù sette anni addietro e ancora ferma per le “solite” pastoie burocratiche malgrado esista un apposito finanziamento di 9.760.000 euro.

E’ stata una manifestazione molto composta attivata in maniera spontanea che è servita per mettere a fuoco un problema che si trascina già dall’inizio della pandemia quando nel marzo scorso si sono levate molte “voci” per sollecitare la riapertura dell’ Ospedale di Siderno ventilando la possibilità di utilizzarlo anche come centro Covid ma soprattutto ricordando la necessità dell’attivazione della Casa della salute che sarebbe servita non solo per Siderno ma anche per gli altri centri della Locride e avrebbe,peraltro, contribuito a far diluire le problematiche dell’Ospedale di Locri. La manifestazione di ieri non rimarrà isolata ma gli organizzatori la ripeteranno ogni domenica cercando di stimolare maggiormente i cittadini a partecipare ai futuri Sit-In perchè sono in molti a pensare come recita uno slogan coniato per la manifestazione che ” E’ una vergogna che questa struttura non venga utilizzata”. D’altra parte il ritardo dell’attivazione della Casa della salute è diventato cronico, Giù nel 2013 era stata stipulata una prima convenzione con la Regione che doveva regolare il finanziamento concesso pari ad € 9.760.000,00 ( somma regolarmente impegnata sul bilancio regionale). Una convenzione che non è stata rispettata causando un ritardo che poi è pesato con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici che ha determinato la necessità di aggiornare la convenzione. Altra convenzione è stata nuovamente firmata dal Comune e dalla Regione il 20/11/2017. Ma neanche questa volta sono stati rispettati i tempi.

nella foto Il sit – in all’esterno dell’ ospedale