di Aristide Bava
SIDERNO – Si torna a parlare,a Siderno, della “brattea d’oro” rinvenuta nel lontano 1886 , ritenuta una delle più antiche rappresentazioni dell’Epifania. Si tratta di una lamina d’oro lavorata a balzo e contraddistinta da un diametro di circa 5 centimetri, che raffigura l’adorazione dei Magi nei riguardi di Gesù Bambino. Certamente il sottosuolo del territorio della Locride è ricco di grandi tesori che costituiscono un patrimonio storico, culturale e archeologico di notevole impatto per il grande pubblico. Uno di questi tesori è , appunto, questa una lamina d’oro , databile tra il VI e VII secolo , e ritrovata nel territorio sidernese , accreditata come espressione di un legame tra il nostro territorio e l’ Oriente. La lamina d’oro a cui è stato dato il nome di “brattea” è custodita nel museo nazionale archeologico di Locri . Il gioiello , decisamente artistico, è stato trovato durante alcuni lavori effettuati in un terreno a quel tempo, si tramanda, di proprietà della famiglia De Moja, all’interno di una sepoltura cristiana. Raffigura, secondo gli esperti, l’adorazione dei Magi nei confronti di Gesù Bambino.
La lamina d’oro è ritenuta una preziosa testimonianza di origine mediorientale per gli elementi che la caratterizzano. Secondo alcune ipotesi, la “brattea” potrebbe essere stata utilizzata per arricchire un reliquiario. I tre Magi raffigurati appaiono vestiti con una tunica, intenti a consegnare i loro doni a Gesù che si presenta adagiato in grembo alla propria madre. Ad impreziosire la riproduzione dell’Epifania si inserisce un angelo in volo posizionato nella parte alta della lamina. Ebbene, proprio questa brattea sarà oggetto, Giovedì 8 febbraio, alle ore 17 di un convegno che avrà luogo presso la Sala del Consiglio Comunale di Siderno. Un convegno pensato per favorire la conoscenza di un importante manufatto la cui straordinaria portata storica ed identitaria rimane spesso sconosciuta al grande pubblico nonostante l’impegno e la professionalità degli addetti al settore. L’incontro si aprirà con i saluti della Sindaca Mariateresa Fragomeni che lascerà, poi, spazio agli interventi del Prof. Vito Pirruccio, già dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Siderno “Bello-Pedullà-Agnana” nonché Presidente dell’Associazione museo della scuola “I Care ”, e della dott.ssa Elena Trunfio, Direttrice del Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. I lavori saranno conclusi da Giacomo Maria Oliva, Direttore del Museo Diocesano e del Tesoro della Cattedrale di Gerace. L’evento sarà moderato dal capogruppo consiliare di maggioranza del Partito Democratico Giusy Massara.
nella foto – La brattea d’oro ritrovata nel 1886