Egr. Direttore,

a giochi fatti e referendum subiti, possiamo dire che non si può utilizzare l’ascia dove serve un bisturi,

non è con la clava che si cambia lo Stato. Che poi era una clava di gomma, come quelle che si usano a carnevale per frizzi e lazzi propri del periodo, il cui colpo inferto sarebbe stato equivalente ad un buffetto sul viso alla Magistratura e nulla più. Se si fosse raggiunto il quorum, vista la certa vittoria del “SI”, a quella parte deviata di detto Ordine, avremmo detto “guarda che stai sbagliando, non sei un potere dello Stato anche se te ne arroghi il diritto”. Così con bonomìa  e tranquillità perché gli effetti concreti della vittoria dei “SI” sarebbero stati quasi inutili per cambiare l’andazzo degli ultimi 20 anni, per impedire gli errori (e gli abusi) giudiziari, per limitare il potere delle correnti nel CSM e più in generale per mettere un freno al potere ricattatorio di certa parte del predetto Ordine.

A giochi fatti e referendum subiti, in realtà possiamo dire che ancora una volta dei referendum si pensa di servirsi per carenza di autorevolezza, per mancanza di assunzione di responsabilità. E’ in Parlamento che devono fare queste riforme, non rivolgendosi alla gente comune alla quale porre astrusi e generici quesiti  rivestiti dell’aureola della democrazia diretta come forma suprema di partecipazione.  E se in Parlamento queste riforme, fondamentali per riequilibrare “il gioco dei poteri” non si ha il coraggio di farle per mancanza di autorevolezza, per poca coerenza, per tenere in piedi l’ennesimo Governo di salute pubblica, come succede oggi, non si possono prendere in giro gli italiani nascondendosi dietro presunte battaglie epocali. Serve coerenza! Serve assunzione di responsabilità non balletti politici per comporre maggioranze assurde ed improbabili.

A giochi fatti e referendum subiti, in realtà possiamo dire che unico partito ad aver mantenuto sempre la stessa linea, ad aver chiesto inascoltato sempre le stesse cose, è il nostro. Gli altri se ne facciano una ragione e decidano se vogliono passare alla fase matura, se vogliono diventare adulti o continuare ad usare le clave di gomma dei bambini a carnevale.

Michelangelo Vitale

                                                                                                                                                      Fratelli d’Italia

Circolo “Tradizione e Innovazione”

                                                                                                                                                            Siderno