All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Un parametro importante per valutare il buon operato di un’amministrazione è la cura e l’attenzione dedicata ai cimiteri.
Lo stato in cui versano i nostri due cimiteri, quello della Marina e quello di Siderno sup. è sotto gli occhi di tutti…
In particolare, oltre alle condizioni di abbandono, che rendono quei posti non più luoghi della memoria ma di degrado, vi è l’urgenza di ampliare i cimiteri, stante una forte carenza di spazio.
Non c’è famiglia a Siderno che non sia passata da questa ulteriore pena, consenguenza della perdita di un proprio congiunto, non saper dove seppellire il proprio caro.
La Regione Calabria, ha stanziato 27 milioni di euro per l’ampliamento e la messa in sicurezza delle aree cimiteriali, 154 comuni sono risultati essere i beneficiari.
Ebbene, pare che Siderno non abbia ritenuto opportuno chiedere un finanziamento per l’ampliamento del cimitero di Siderno superiore.
Sembrerebbe, infatti, che l’amministrazione comunale abbia chiesto e ottenuto un finanziamento per la sola sistemazione dell’area antistante il cimitero di Siderno sup., da destinare a parcheggi.
Ma v’è di più, una cittadina di Siderno ha voluto donare un suolo di sua proprietà, contiguo al cimitero di Siderno sup. proprio per consentirne l’ampliamento.
Le ultime notizie, risalenti a qualche anno fa, davano il procedimento alla fase relativa al perfezionamento della cessione a titolo gratuito del suolo al Comune.
Inoltre, tempo fa l’amministrazione diffuse la notizia di aver acceso un prestito presso la Cassa Depositi e Prestiti di 1 milione di euro per poter realizzare il necessario ampliamento del cimiteto di Siderno sup., anche di questa iniziativa non si sa nulla, tanto da spingere il gruppo di minoranza a presentare un’interrogazione per ottenere qualche notizia in merito.
Tanti i problemi e le promesse, poche o inesistenti le soluzioni, dalla mancanza di loculi e suoli, al mancato rispetto delle graduatorie relative alla richiesta di suoli e loculi cimiteriali e quant’altro…
Menomale che ogni tanto il TAR fa ordine…
Antonella Avellis fb