Aristide Bava

SIDERNO – Dopo l’approvazione del Piano spiaggia, anche da parte della Città Metropolitana, atto risalente, ormai, a parecchi mesi addietro, è necessario, adesso, mettere ordine alle varie concessioni demaniali e cercare di qualificare al meglio le aree che fanno da cornice al lungomare. Se si vuole ridare l’immagine turistica che Siderno merita, bisogna prevedere con oculatezza gli interventi , immediati e futuri, per garantire che il piano spiaggia diventi un reale volano di rilancio e di sviluppo per la città. Il Piano comunale di spiaggia è infatti indicato come lo strumento con cui favorire nel pieno rispetto della normativa urbanistica, edilizia paesaggistica e ambientale la migliore funzionalità ( e produttività) delle attività turistiche che si possono svolgere sul demanio marittimo ed è destinato a prevedere anche tipologie di interventi che tendano a favorire lo sviluppo turistico e la valorizzazione degli stessi beni demaniali per quelle zone che non vengono date in concessione.

 

Non bisogna dimenticare che il piano spiaggia cittadino è rimasto in discussione per circa otto anni ed è stata una delle poche opere portata a compimento dopo l’avvento della commissione straordinaria che ha potuto concludere il suo iter grazie anche al lavoro dell’ Ing.Lorenzo Surace e dell’ Arch. Nicola Tucci i quali, tra l’altro, non hanno mai nascosto la “gestazione complessa” dello strumento urbanistico rivisitato, dopo la stesura iniziale, sotto molteplici aspetti. Il Piano, secondo quanto si può evincere dalla documentazione che allo stesso si accompagna, può garantire molte nuove concessioni ed è perfettamente ordinato secondo le norme vigenti con un distanziamento di 50 metri tra una stabilimento balneare e l’altro. Ci sono le garanzie per adeguati “pezzi” di spiaggia libera e può essere dotato anche di una spazio per cani ( una incombenza certamente necessaria visto il proliferare delle presenze di cani in città ). Significativa anche la decisione di prevedere all’interno degli stabilimenti balneari la raccolta differenziata nell’ottica di una “modernità” necessaria per garantire ordine e pulizia. Le scelte progettuali del Piano tendono a favorire anche la diversificazione del’offerta turistica valorizzando le risorse ambientali e paesaggistiche esistenti ma pure, e soprattutto, a migliorare l’integrazione tra il litorale e l’ambito retro costiero e/o naturale. La previsione, dunque, è quella di realizzare opere sul demanio limitando al massimo la chiusura delle visuali, la cementificazione e l’alterazione degli equilibri fisico-ambientali e ecologici; il mantenimento delle superfici adeguate destinate alla libera fruizione, una debita garanzia di distanza minima tra le concessioni e assicurare l’accesso all’arenile e il suo uso prevedendo anche attenzione agli utenti con difficoltà motoria.

In questa ottica Uno degli aspetti più importanti che potrebbe giocare il Piano spiaggia per la città di Siderno è certamente anche quello di promuovere la riqualificazione degli ambiti costieri degradati ( urbani e naturali) soprattutto perchè l’intero lungomare è, attualmente, caratterizzato da presenze di fabbricati fatiscenti e di tratti degradati che certamente non giovano all’immagine complessiva della “passeggiata” e della cittadina in genere. Una incombenza questa decisamente necessaria per qualificare l’immagine del lungomare e della città che, per la verità, non pare più procrastinabile anche se – è doveroso dirlo – allo stato attuale non pare di facile soluzione.

nella foto l’ area dell’ex pastificio Cataldo, una delle tante storture esistenti nel pieno centro del lungomare