Aristide Bava
SIDERNO – Anche se i mesi che ci dividono dalla prossima stagione estiva sono ancora abbastanza sarebbe opportuno che si cominciasse a pensare di evitare di fare gli errori che, nel recente passato, hanno caratterizzato la vita della nostra città. Guardare al futuro, dunque, è d’obbligo e ci pare doveroso tornare su un argomento ormai datato che ha, purtroppo, caratterizzato in negativo le ultime stagioni estive sidernesi. Intendiamo parlare della necessità di riqualificare la vasta area dell’ex Minigolf ubicata nella parte sud del lungomare un tempo fiore all’occhiello del movimento estivo della città e da anni abbandonata a se stessa.
Quest’area, per la verità, lo scorso anno sotto la spinta di molti cittadini pareva essere stata presa in considerazione dalla allora commissione straordinaria che governava la città e fu anche emanato un bando per essere affidata in concessione a soggetti pubblici e/o privati, imprese o associazioni con lo scopo- si pensò- di renderla nuovamente “agibile” e garantire anche la sua manutenzione ordinaria visto che era piena di rovi e sterpaglie. La motivazione addotta nel bando della Commissione straordinaria era quella di perseguire ” una corretta e proficua gestione dei beni demaniali marittimi ricadenti nel territorio comunale ” e poneva, tra le altre, quale priorità strategica della propria azione di promozione della città,”la valorizzazione ordinaria e straordinaria delle vaste aree destinate a verde pubblico ubicate sul lungomare della Palme, come elemento qualificante del contesto urbano ” però precisava che bisognava favorire l’uso delle stesse a fini sociali, culturali, ricreative e sportive, “senza finalità di lucro”.
Come dire insomma prendetela, pulitela e gestitela ma attenzione a non fare alcuna attività che possa procurare guadagni economici. Non solo .L’avviso pubblico prevedeva , anche, delle particolari modalità tra le quali l’assoggettamento al pagamento di un canone minimo ricognitivo ” che per l’anno 2021 ammontava ad euro 2.500,00, da corrispondere in via anticipata oltre all’imposta regionale sulle concessioni dei beni del demanio marittimo”. Insomma , per farla in breve, non solo bisognava pulirla, qualificarla e fargli una necessaria manutenzione senza ottenere alcun ricavo ma bisognava anche pagare la somma prevista, e in via anticipata. Come e perchè sia partorita una iniziativa del genere non è dato saperlo ma è ovvio che l’avviso in questione non è stato preso in considerazione da nessuno e lo spazio in questione ha continuato a rimanere preda dell’incuria.
L’augurio è, adesso, che almeno per quest’anno, si facciano le cose in maniera normale e si consenta la necessaria riqualificazione dell’area in questione rendendola “appetibile” e destando l’interesse degli imprenditori locali finalizzando la concessione dell’area a soggetti che offrano adeguate garanzie sulla sua positiva utilizzazione in rapporto, però, ad interessi reciproci oltre che alla valorizzazione e manutenzione dell’ area in questione. D’altra parte non sarebbe una novità perchè già in un lontano passato il Minigolf è stato teatro di importanti manifestazioni sociali e culturali, non ultima delle quali la ben nota “sagra del pesce” che in altri tempi era una manifestazione di grande richiamo per l’intero territorio. L necessità di riqualificare l’area in questione, d’altra parte, è indubbia. Bisogna solo fare le cose per bene e sollevare l’interesse per una sua oculata ( in tutti i sensi) gestione. E bisogna fare presto senza attendere l’inizio della stagione estiva.
nella foto – L’area del Minigolf