Aristide Bava

SIDERNO – Il successo paga: OGGI  si replica. All’interno di Winterland, nei giorni scorsi si è tenuto un lavoro molto apprezzato realizzato dai componenti della Scuola Cinematografica della Calabria, diretta da Lele Nucera del celeberrimo “Natale in casa Cupiello” del grande Eduardo De Filippo. Il successo è stato enorme : ritmo serrato, gags, catene di equivoci, umorismo e dramma insieme. Il riadattamento di “Natale in casa Cupiello” per la regia di Bernardo Migliaccio Spina, ha registrato per due serate di fine dicembre il tutto esaurito. La storia si è sviluppata su un grande letto indirizzato ad occupare la scena che è stato punto di riferimento della narrazione, inizio e fine di ogni giorno del quotidiano e dei giorni della vita. Punto di riferimento anche per i personaggi, con il loro affannarsi, scontrarsi, cercarsi. Davanti a un presepe che pare scrutare le miserie umane con la forza della propria immobilità e dell’immobilismo dei tempi.

E molto bravi gli attori Rinaldo Marzano, Marilena Futia, Giuseppe Sgambellone, Gabriele Staltari, Annalisa Giannotta, Manuel Nucera, Antonio Oppedisano, Fabiola Schirripa, Mariachiara Spatari, Salvatore Galluzzo tutti capaci di offrire una performance artistica intensa e appassionata, seguendo il filo a tratti anche dissacrante della rilettura data da Bernardo Migliaccio Spina che ha gito in collaborazione con l’aiuto regista Andrea Adinolfi su musiche di scena di Carlo Frascà, scenografia di Andrea Rullo, costumi di Paola D’Orsa, e trucco di Stefania Loccisano. Nella dimensione creativa di Migliaccio Spina l’opera cult ha assunto anche delle sfumature in un certo senso estreme, grottesche. La morte del padre e, con lui, del patriarcato, secondo il regista è stato il mezzo per raccontare la crisi della famiglia e le problematiche che ciò comporta. Il tutto però attraversato da una dimensione giocosa che permette di guardare oltre la morte, proprio nel momento in cui il padre reitera la domanda tormentone della narrazione, “Te piace ‘o presepio?”, e finalmente il figlio risponde “Sì, me piace ‘o presepio!”, quasi a dire che tutti siamo quel che sono stati i nostri genitori, dai quali vorremmo distaccarci senza riuscirci . E il presepe diventa il simbolo di questa continuità. E il grande successo tributato dal pubblico ha, appunto, stimolato la replica di questo ” Natale in casa Cupiello”.

L’appuntamento è stato fissato per il 4 gennaio, ore 21.00, sempre all’interno di Winterland