Aristide Bava
SIDERNO – Il dibattito a distanza che si è aperto dopo la diffusione del “manifesto Romeo” , il documento inviato dal giornalista vaticanista Enzo Romeo sulla situazione politico amministrativa della città in vista delle future elezioni continua, in sede locale, a trovare banco. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato le considerazioni dell’ex sindaco ( degli anni 90 ) Mimmo Panetta che, nella sostanza, non è d’accordo sulla eventuale presentazione di un “listone” unico con un solo candidato a sindaco ma piuttosto vedrebbe in maniera positiva la presentazione di piu’ liste ognuna delle quali, però legata ad una solo candidato a sindaco e non già come è avvento in passato di piu’ liste con lo stesso candidato a sindaco. Adesso nel dibattito entra anche Antonella Avellis, già consigliere comunale della città che punta l’indice proprio su Panetta. Avellis scriva ” L’ing. Panetta in una lunga nota spiega la sua idea sul “manifesto per Siderno pensato da Enzo Romeo. Trovo davvero sensazionale, quanto scritto in quella nota da Panetta, perché viene proprio da colui che ha polverizzato il voto nella nostra cittadina, eliminando il voto d’opinione con quel metodo che oggi invece critica, ma di cui è stato strenue sostenitore, se non ideatore”. Antonella Avellis spiega, infatti, che, in occasione delle precedenti elezioni quando fu candidato Panetta non fece altro che “piazzare cugini, cognati e parenti vari nelle varie famiglie per marcare l’elettorato” e quindi lo critica espressamente affermando ” Non vuole un listone lui, che è andato alle elezioni dal 1994 in poi, con un cartello elettorale in cui dentro c’era tutto e il contrario di tutto. Elezioni quelle firmate Panetta che hanno avuto il primato, da nessun altro battuto, di aver portato alle competizioni elettorali una pletora di circa 300 persone ad ogni turno”. Fatte queste affermazioni Antonella Avellis ( di professione avvocato) aggiunge “E’ vero che la maggior parte delle persone a Siderno è gente per bene, eccone se lo è! È anche vero, però, che, quel sistema di coinvolgimento indiscriminato di una moltitudine di persone, ha fatto sì che venissero sdoganati determinati ambienti fino ad allora tenuti a distanza, abbassando la qualità della classe politica cittadina”. Poi la sua considerazione personale ” Non fa parte della mia cultura politica l’azzeramento delle ideologie, oggi tristemente in crisi se non sparite, in un contesto dove la politica è sempre più liquida e il consenso si sposta repentinamente e ripetutamente. Le differenze sono arricchimento, ma per uscire dalla stagnazione in cui è finita la nostra città, anche a causa dei ripetuti scioglimenti consiliari e di ciò che ha portato a quei provvedimenti, è necessario fare tutti un passo indietro, responsabilmente e con umiltà. Solo così la nostra cittadina si potrà riprendere”. Il dibattito politico, malgrado le preoccupazioni del coronavirus comincia ad entrare nel vivo. Il ” manifesto” di Enzo Romeo pare aver fatto breccia anche in alcuni rappresentativi partiti politici locali che hanno già avviato un dibattito interno per verificare le sue possibilità attuative .
nella foto Antonella Avellis