Aristide Bava
SIDERNO – Lodevole iniziativa dei ragazzi della Consulta giovanile che, sempre attenti e vicini alle problematiche giovanili, e della città in generale, in un momento in cui si è nella impossibilità di organizzare le varie attività previste solitamente durante l’anno, hanno dato il via, in questi giorni, al “Progetto Spesa Solidale”, un progetto che registra la collaborazione di tutti i giovani iscritti alla consulta i quali con un piccolo contributo volontario hanno provveduto a comprare beni di prima necessità e a donarli, già in un “primo step” alla Caritas parrocchiale S. Maria dell’Arco di Siderno Marina. Il progetto prevede di raccogliere beni in diversi periodi dell’anno e a donarli anche ad altri centri Caritas o associazioni che si occupano di volontariato,in modo così da toccare tutte le comunità sidernesi. Fabrizio figliomeni, presidente della Consulta giovanile spiega che “in un periodo storico senza precedenti nel nuovo millennio, ci ritroviamo a vivere in un contesto sociale dove anche a causa della pandemia da Covid-19, si sono evidenziate le disuguaglianze sociali ed economiche tra la popolazione. Il tasso di povertà è aumentato, basti guardare giornalmente i telegiornali per vedere file interminabili, in Italia e non solo, di persone davanti ad uno dei tanti centri Caritas o di associazioni che distribuiscono beni alimentari e pasti caldi, per rendersene conto. Questa ,per noi, è una iniziativa importante perchè pur essendo certi di non riuscire ad accontentare tutti e soprattutto a non debellare la povertà e il bisogno che tante persone e famiglie hanno, siamo sicuri che questo gesto che può sembrare o essere piccolo, per molta gente può significare un pasto caldo o un Natale più sereno. La scelta di questo periodo infatti non è di certo casuale, ma mirata a dare un po’ di conforto durante queste festività”. La Consulta giovanile ha anche voluto ringraziare ufficialmente il parroco della Chiesa S. Maria dell’Arco, don Giuseppe Depace,e tutti i volontari del centro Caritas parrocchiale, che unitamente alla struttura della consulta hanno proposto e iniziato il progetto di solidarietà.
nella foto – Un gruppo di giovani della Consulta con i beni da distribuire