R. e P.

È da tempo che pensavo di scriverle questa lettera: decido soltanto ora di farlo perché mi sono reso conto che, in realtà, essa è il frutto delle mie riflessioni; quelle fatte negli ultimi tempi, prima e durante il divampare della campagna elettorale e più precisamente da quando ho cominciato a seguire le iniziative sue e dei suoi candidati in relazione alle recenti elezioni amministrative conclusesi con la sua proclamazione.

Prima però mi permetta uno sfogo e cioè quello che mi porta a credere che in questa benedetta città nessuno sia mai contento del tutto del proprio mestiere e cerchi, da dilettante, di fare altro; io sono orgoglioso di non avere mai snaturato le mie origini democratiche cristiane da cittadino prima e da elettore candidato con la coalizione di centro destra dopo e non intendo sicuramente iniziare ora a trasgredire le regole della politica come altri insistentemente perpetrano.

Le mie dirette competenze riguardano urbanistica e viabilità essendo stato per trentacinque lunghi anni tecnico in questo settore, non ambisco in fondo a fare il giornalista o meglio il pubblicista di argomenti che non mi competono ma ricordo la mia lunga permanenza in politica e nel sociale. Dopo questa dovuta comparazione sono altri e più rilevanti i motivi che vorrei porre alla sua attenzione.

Fra una miriade di incertezze si è ritornati al voto. Ma con quali intenti? Quali verità? Basterebbe il solo interrogativo del titolo a rappresentare una sintesi esaustiva del reale momento drammatico che la Città sta vivendo. Dopo anni di commissariamento, estenuanti attese, una lunga campagna elettorale, piena di sorprese e irritanti atteggiamenti, finalmente è stata eletta un’Amministrazione. Sono trascorsi i famosi primi 100 giorni dalla sua investitura ufficiale e sembra di essere ancora commissariati.  Dove sono finite le iniziative professate durante la campagna elettorale e subito dopo l’avvenuta elezione e che tutti ancora abbiamo ben presenti nelle nostre menti, proprio riferite al primo periodo, annunciato quale il più importante e verso il quale avrebbe “impegnato tutte le sue forze, personali e dei suoi tecnici competenti” ma che a oggi risultano essere le solite belle parole e dichiarazioni d’intenti? Oppure sono state impegnate e mi permetto di farglielo presente, nel definire e comporre una squadra politica pregna di meritocrazie e competenze quale quella che ora opera? Nulla di nuovo realmente sembra essere accaduto.

Allora c’è da porsi qualche domanda: meritocrazie e competenze di una squadra così o erano meglio i Commissari? Su questo è altrettanto lecito porsi ulteriori domande e aprire aggiuntive riflessioni sia da cittadino che da politico quale sono: mi sia consentito riflettere su alcuni principi generali del suo metodo e ciò senza voler o poter entrare in merito a nomine di assessori ed altro che non mi trovano e non trovano d’accordo molti cittadini sidernesi, facendo qualche semplice riferimento ad esempio a quello della ripartizione di competenze fra i vari candidati eletti. Non mi fraintenda, non la sto accusando di calpestare I diritti di nessuno, ma mi chiedo soltanto se nella comparazione necessaria fra interessi e principi generali, tutti ugualmente importanti e significativi, si sia tenuto il giusto conto dei candidati eletti nelle sue liste con eguale misura e trattamento.

Non mi risponda (la prego) che al sindaco è consentito tutto ciò che Lei ha fatto. Il suo “modus operandi”, mi conceda, non mi sembra in linea ma in contrasto con la sua politica ispiratrice iniziale, che consente di fare tutto ed il contrario di tutto, basti pensare al fatto che, in pratica, chi è stato eletto resta fuori dai giochi e da incarichi e chi non è stato eletto e neanche candidato, pur appartenendo ad altro partito politico (per esempio di centro destra) viene premiato a discapito di possibili altri componenti delle liste P.D. con pari competenze. La prego, non mi risponda che le nomine fatte sono “puro sangue” P.D. altrimenti potrei replicare che la cosa è spiegabile in vari modi, tutti plausibili ma tutti da verificare. Sinceramente da tutto ciò io stesso mi sento offeso nella dignità di cittadino, di uomo e come militante di centro destra. Senon ricordo male, si attendeva l’alba di un nuovo giorno ma forse siamo già al tramonto dopo così poco tempo dall’insediamento. Porgo all’attenzione generale alcune personali considerazioni, spinto da un sentimento che mi pone alla ricerca del confronto delle idee tra coloro che hanno a cuore il miglioramento della nostra Siderno e mi rivolgo soprattutto a chi potrebbe o dovrebbe impegnarsi nel fare tanto sia per dovere istituzionale sia per dovere morale in ragione del proprio ruolo o in ragione di grazia ricevuta sotto forma di qualità e sensibilità personali.

Vorrei focalizzare come già scritto in altre occasioni che la nostra città negli anni che furono ha tanto contribuito a dare lustro a cittadini e a amministratori che hanno saputo portarla ai fasti invidiabili cui era un tempo, oggi invece è notorio a tutti che sia stata fortemente ridimensionata da un percorso negativo verificatosi negli ultimi lustri. Mi sia concesso osservare come la nostra Città si trovi ancora una volta, nonostante la nuova amministrazione, senza una guida sicura è senza un giusto percorso e stante così le cose senza un incoraggiante futuro. Mi spiace ipotizzare quanto sopra descritto maè frutto di ciò che si riscontra in giro per la città ad esempio: strade dissestate e disseminate di buche, viabilità quindi che assume sempre più indecorose e pericolose sembianze di interpoderali, cunette colme di detriti che costringono le acque meteoriche a trasformare la rete viaria in veri torrenti, vegetazione spontanea che deborda nelle carreggiate costringendo gli automobilisti a percorsi “slalom”, aggravate dal perdurare dell’assenza di controllo degli addetti istituzionali, dalla scarsità di risorse, dalla disorganizzazione e improvvisazione che lasciano il territorio in una situazione pietosa da ogni punto di vista. Parcheggi selvaggi, segnaletica obsoleta o assente, semafori malfunzionanti, illuminazione pubblica insufficiente oppure assente, arredo urbano inesistente. Vergogna!!! Ma si sta pensando almeno di fare qualcosa in proposito? Altre emergenze e note dolenti sono l’aggravio della questione rifiuti, problematica TMB che vede la città e il territorio trasformarsi in discarica a cielo aperto, cimiteri e precisamente quello di C.da Lenzi, non solo sporco e mal gestito, ma anche senza luci e senza un custode, pur se già nominato e stabilizzato e spesso anche chiuso; questo luogo sacro al quale portiamo rispetto ospitando i nostri defunti, si presenta anche con muri e tetti cadenti e pericolosi.

Sono certo che la maggioranza dei cittadini concordino con me e anche per questo, avverto e mi corre l’obbligo, ancor di più, di perseguire l’intento del miglioramento di questa mia, nostra Città. Sappiate tutti che l’entusiasmo che a molti di Voi ho dimostrato sempre e soprattutto nella ultima tornata di campagna elettorale, non s’è mai affievolito anzi,è sempre più fomentato da tali circostanze. Di certo non sono il tipo da farmi illusioni ma permettetemi almeno di coltivare speranze. Una di queste? Spero che le voci dolenti proveniente dai cittadini come dalla mia, siano sempre ascoltate da chi ha il dovere di farlo, non con l’orecchio soltanto ma con il cuore. Auspico infine che quanto espresso con tutto il mio entusiasmo e tutta la nostra speranza sia condiviso a più non posso invogliando e spronando chi di competenza per rimboccarsi le maniche nell’obbiettivo unico che deve essere per tutti uguale e cioè far rinascere la nostra città.

 

Carmelo Tripodi