“Venuti a conoscenza dell’incendio di due mezzi comunali e di altri atti intimidatori contro l’attuale Sindaco di Siderno, Maria Teresa Fragomeni e la sua amministrazione comunale, noi attivisti del Movimento 5 Stelle della provincia di Reggio Calabria ci uniamo a tutti quei cittadini e loro istituzioni e associazioni che hanno manifestato la loro solidarietà a Maria Teresa Fragomeni e alla sua amministrazione. Vogliamo qui sottoporre una nostra breve riflessione sul contesto storico-sociale dal quale si producono questi comportamenti delinquenziali e di attacco al vivere democratico dei cittadini, perché solo con una chiara visione del fenomeno ci possiamo dotare di strumenti e di percorsi di azione democratica efficaci per uscirne vincenti nel tempo”, A scriverlo gli attivisti del Movimento 5 Stelle della provincia di Reggio Calabria.
“Nella nostra accezione la mafia, nelle sue declinazioni territoriali di cosa nostra, di ndrangheta e di camorra, è un blocco strutturato di relazioni e di interessi, apparentemente leciti ed apertamente illeciti, dalle eterogenee, permanenti complicità sociali. Un modello che, senza soluzione di continuità, viene da lontano, da secoli e secoli di storia e di adattamenti all’evolversi del contesto statuale e sociale. La componente facinorosa (erroneamente identificata mafia, mentre ne è una componente) è sempre stata legata mani e piedi a ceti dominanti, a pubbliche istituzioni, ad apparati dello Stato e uno dei luoghi privilegiati nel rapporto mafia e politica organica sono le amministrazioni territoriali. Naturale quindi che là dove operano sindaci e amministrazioni comunali impermeabili a commistioni con affari illegali e criminali scattino azioni di intimidazione.
Siamo consapevoli, inoltre, che nel così detto mondo della politica si ravvisino semplificando tre schieramenti: a) quello impegnato senza se e senza ma contro la struttura mafiosa; b) quello opportunista intento a coltivare e preservare il proprio orticello cercando di evitare i pericolosi iceberg della criminale illegalità; c) quello che è parte organica della mafia. Ci troviamo pertanto, nel fenomeno mafia, di fronte a un coacervo di interessi e di aggregati di potere non scalfibili da generici attestati di solidarietà. Qui si richiede una netta presa di posizione senza soluzione di continuità a difesa della vita democratica che trovi la sua espressione concreta nella partecipazione attiva dei cittadini e di tutti coloro che in qualunque modo operano nelle varie istituzioni”, continuano i pentastellati.