Scoprire di nuove minacce al procuratore Gratteri, dell’innalzamento del livello di protezione nei suoi confronti e dell’assegnazione della scorta nei confronti della sua famiglia fa piombare tutti i calabresi in un profondo scoramento.
Le associazioni criminali sono sempre più forti e minacciano chi prova a combatterle: la ‘ndrangheta ha ramificazioni in tutta Europa, ma proprio adesso non dobbiamo abbassare la guardia.
Non dobbiamo lasciare da solo il procuratore Gratteri, non possiamo voltarci dall’altra parte. Il cambiamento parte da noi, dai nostri comportamenti, dal nostro impegno civile: il procuratore Gratteri sappia che non è solo, che abbiamo tutti bisogno del suo lavoro e di quello del suo pool. Solo insieme istituzioni e cittadini possono sconfiggere la ‘ndrangheta che soffoca questi territori e impedisce lo sviluppo della Calabria sana e onesta.