R. e P.
Sono questi, purtroppo i risultati di un’amministrazione incapace, negligente ed assente. Le Società di calcio sidernesi costrette a disputare le gare ufficiali del campionato Regionale di prima categoria, in altri stadi della Locride perché la struttura sportiva risulta inagibile, per mancanza di manutenzione nello specifico ma soprattutto senza alcuna benché minima programmazione oramai da lustri. La nostra amministrazione non è capace di garantire alle società calcistiche sidernesi di poter disputare le gare del campionato di prima ctg., nonostante paghino il fitto con “fior di quattrini”. Ciò ha scatenato, innervositi e delusi ancora una volta i cittadini sidernesi al punto di protestare sia verbalmente che per iscritto sui social, ormai da giorni, senza avere risposte valide, serie, concrete e programmatiche dall’Amministrazione Comunale di Siderno. Sono certo che nessuno dei Sidernesi ma nessuno che abbia un minimo di padronanza sulla questione campo sportivo, possa ritenere valido l’ultimo superfluo tentativo che il Sindaco e questa maggioranza hanno fatto utilizzando per l’ennesima volta la macchinetta del fumo, umiliando i presenti e non solo con promesse sull’imminente avvio di lavori, che tutti sanno, che pur effettuati, di sicuro, non potranno risolvere i problemi atavici per i quali il “Filippo Raciti” soffre. Non tutto è imputabile a questa Amministrazione, è vero, ma di sicuro senza programmazione si peggiora e si peggiorerà lo stato delle cose e non solo quella dello stadio comunale. La vera programmazione va fatta con persone competenti e con le competenze delle persone e qui un nostalgico ricordo va verso forse l’unica persona che per anni è riuscita a “mantenere” il manto erboso in perfette condizioni; chi non ricorda Pasqualino Vincenzo al mondo conosciuto come “Vici du campu” che dedicava anima e corpo e tutto il suo tempo e la sua esperienza “vivendoci” giorno e notte. Essendo poi io uomo che di calcio ne ha fatto in prima persona per tanti anni, non posso né dimenticare né non menzionare a chi lo avesse dimenticato l’illustre trascorso calcistico e atletico e con grandi soddisfazioni per i tanti risultati sportivi ottenuti, che lo stadio comunale annovera nel suo curriculum e non solo calcistico. La prima società di calcio a livello agonistico è stata costituita nel 1911 col nome di “juventina” e lo stadio era costruito nel centro cittadino dietro l’attuale palazzo comunale. Forse non tutti ricordano tra i fondatori, i fratelli Cataldo, Attilio Sanci, il Dott. Francesco Romeo, medico sociale, i Russo ed altri con sede nel palazzo Cataldo. La società sportiva, in breve tempo s’impose agli allori e raggiunse, già negli anni 30 la serie ” C “. Oggi su quel sito, sorge l’edificio scolastico “G. Pascoli” e l’ex Istituto Tecnico Commerciale e si ricorda a chi non conosce la storia sportiva sidernese che nella stagione agonistica 1940/1941 la juventina, società di serie “C” disputò l’ultima gara di campionato a Siracusa dove si presentò con i ragazzi della giovanile per onorare l’impegno e rappresentare con orgoglio la cittadina, perdendo, purtroppo 18 a 0 in quanto i calciatori della prima squadra erano stati mandati in guerra. Dopo un glorioso percorso negli anni, sia a livello calcistico che atletico e dopo aver visto disputare al comunale ora “Raciti” importantissime manifestazioni calcistiche ed atletiche di livello nazionale ed internazionale siamo all’epilogo. Il glorioso stadio, quando si poteva definire tale, era annoverato tra le forse 10 migliori strutture sportive Regionali e fu scelto per ospitare il 28 Aprile 1991 per il campionato di serie “B” Reggina Udinese quale campo neutro, scelto dalla F.I.G.C. (Federazione Italiana Gioco Calcio) in quanto era ritenuta la prima efficiente struttura dopo il “Granillo” dell’intera provincia di Reggio Calabria del momento oltre a altre gare ufficiali delle nazionali di calcio minori e di atletica leggera con ospiti famosi, atleti come il nostro conterraneo F. Panetta al massimo della sua gloriosa stagione sportiva. Mi piacerebbe che si smettesse di pensare alla politica come un’attività di parlamento, da partito e di quant’altro ci torni in mente perché visto in TV ma sarebbe interessante trovare significato ed ambito impegno anche e soprattutto intorno ai cittadini, dove le battaglie sono quotidiane ed i risultati tangibili, soprattutto per lo sport, concretamente e non solo a parole, riservando particolare attenzione alla crescita sociale dei nostri giovani, come valore aggiunto: il valore uomo, perché punto fondamentale politico, impegnandosi a sostenere lo sport come elemento formativo del corpo e della personalità della popolazione e non solo giovanile. Si avverte la necessità morbosa di creazione di sempre nuove strutture, la ristrutturazione di quelle esistenti, il sostegno alle società sportive, la diffusione nelle scuole e nelle famiglie del valore morale dello sport inteso come tale, l’incentivazione agli sport di stretto contatto con la natura o di grande tradizione storica che costituiscono obbiettivi di possibili realizzazione, utilizzare lo sport come volano verso lo sviluppo del turismo attraverso manifestazioni di rilievo nazionale in grado di coinvolgere flussi di utenze nelle strutture turistiche locali mediante mezzi di trasporto e di permanenza resi competitivi con il sostegno dell’istituzioni, dando grande impulso alle manifestazioni culturali valorizzando la ricchezza del patrimonio storico e turistico del nostro paese facendo passare lo sviluppo economico soprattutto attraverso ciò che ci suggerisce il nostro territorio: manifestazioni sportive di grande richiamo, manifestazioni culturali, turismo e servizi, come è stato fatto in passato ospitando nella struttura sportiva “F. Raciti” manifestazioni tipo” Siderno vs Nazionale Polacca”, oppure gare internazionali ufficiali delle Nazionali minori oltre alla già citata Reggina Udinese tanto per indicarne qualcuna. Mi auguro pertanto che l’ A.C. che fin ora si è dimostrata latitante ed incapace a gestire pure lo stadio, distruggendo un altro pezzo di storia, riesca al più presto a recuperare i grandi valori culturali e sportivi del nostro passato, facendo emergere il nostro paese come riferimento di prestigio in un contesto che spinga la politica verso nuovi orizzonti, spendendosi sempre di più per lo sport a creare e togliere dalla strada i più giovani e non com’è successo anche per lo stadio “Raciti” e tante altre strutture perché per ogni momento perso c’è sempre un gradino che si scende.
Carmelo Tripodi Commissario Cittadino U.D.C.