Aristide Bava
SIDERNO – Si è tenuto, come annunciato, presso la sala del Consiglio comunale, un incontro per mettere a fuoco il progetto progetto “Amici di casa” indirizzato al sostegno a distanza e finalizzato a contrastare le nuove povertà e promuovere coesione sociale e welfare generativo. L’incontro è stato organizzato dall’associazione “L’uno per l’altro” con il contributo di ForumSad e il patrocinio dell’amministrazione comunale. Le finalità del progetto sono state spiegate dal vicesindaco e assessore alle politiche sociali Salvatore Pellegrino, presenti anche l’assessore Carlo Fuda e il presidente del consiglio comunale Alessandro Archinà, ” Il progetto si propone – ha detto tra l’altro Pellegrino – di attivare delle iniziative di famiglie multiproblematiche attraverso l’educativa domiciliare e l’attivazione di uno sportello per i cittadini. L’amministrazione comunale, sensibile alle proposte arrivate dalla struttura “Don Bonifacio ha accolto subito in maniera positiva la proposta e contiamo di attivare le varie iniziative indirizzate al nostro territorio”.
Un valido contributo alla discussione che si è subito aperta è stato dato da Rosa Maria Mesiti, direttrice sanitaria della comunità psichiatrica, profonda conoscitrice delle necessità del territorio e che ha già contributo a sviluppare anche in Calabria, con l’appoggio di Blu Terapy, il percorso di “azione Verde” per costituire la possibilità di incrementare l’adozione a distanza. Rosa Maria Mesiti ha ricordato che ” Amici di casa” è un progetto nazionale del ministero del Lavoro che ha lo scopo di creare un fondo per i bisogni dei cittadini. In Calabria – ha detto – beneficiarie sono al momento 10 famiglie ma contiamo di fare diventare questo progetto un punto di riferimento per i bisogni locali. Alla discussione ha preso parte anche il presidente della fondazione “Azione Verde” don Bonifacio Duro, che ha ricordato l’impegno della sua fondazione , per tanti anni, anche in Africa dove – ha detto – anche se quella esperienza ci ha fatto capire che il bisogno che c’è in quella nazione è presente, purtroppo, anche in Italia e particolarmente nelle zone meridionali. “Da questa considerazione – ha affermato – abbiamo messo in opera una grande sinergia che ci consente di dare aiuti concreti alle persone in difficoltà del territorio. Attiviamo questo progetto a Siderno con la convinzione di proseguirlo anche nel tempo”. Interessante è stato poi il successivo intervento del sociologo e docente Unical Marcello Giorgio. che non ha nascosto le difficoltà che può incontrare il progetto «Non è un’operazione semplice – ha detto – le regioni meridionali vivono delle difficoltà legate al fenomeno del divario civile, cioè quella condizione per cui l’accesso alle risorse di cittadinanza è più complicato. Da qui la necessità che l’impegno sia corale e abbia come protagonisti attivi anche gli organismi istituzionali perché è particolarmente importante che tali organismi si facciano carico dei problemi con politiche mirate indirizzate a ridurre il divario civile. Non nascondo che malgrado le difficoltà l’attivazione di un progetto di questo genere sono un segno indelebile positivo per ogni comunità che si attiva a svilupparlo e della sua capacità di prendere coscienza delle vulnerabilità del territorio». Al progetto hanno dato il loro contributo Sonia Bruzzese, responsabile dell’ambito territoriale di Caulonia, Antonietta Dominello , coordinatrice dell’ambito territoriale di Locr e Clizia Filardo educatore professionale e vicepresidente della Cooperativa Lab Therapy.
Nella foto i protagonisti del convegno con il vicesindaco Salvatore Pellegrino ( terzo da destra)