R. e P.

Oggi è morto un grande, Salvatore Parisi, o meglio, “Mastro Turi Parisi”. Maestro di vita prima ancora che Maestro nel suo mestiere; si è spento silenziosamente, lasciando attorno a sé un profondo vuoto. Ci ha lasciati, colpito da questa maledetta pandemia come da folgore improvvisa.

Mastro Turi, proveremo a salutarti, nel tuo ultimo viaggio, nonostante la commozione che tutti noi abbiamo dentro, non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per ricordare l’uomo che eri, per questo faremo dire al cuore.

Nessuno di noi avrebbe mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato così
all’improvviso e che saremmo stati qui a ricordare insieme la bella persona che sei stato; un Uomo che ha vissuto la sua vita nel segno dell’amore per la famiglia, la gioia del lavoro, il culto dell’onestà. Hai sempre saputo e voluto rispettare tutto e tutti. Sei stato umile, modesto, sensibile alla sofferenza, disponibile al bisogno.

Un Uomo che per il suo impegno, per la sua costanza, passione, attenzione e dedizione, per il suo amore verso il proprio mestiere è stato un’eccellenza, una cometa, qualcosa a cui tendere, perché rappresenta un processo che ci porta a crescere e migliorare.

Non solo come professionisti, ma soprattutto come essere umani, come persone che continuano a mescolare ingredienti di attenzione, cura, passione e impegno per arrivare a costruire qualcosa.

Certo questo piccolo grande uomo non potrà mai essere decorato con la “Stella al Merito del Lavoro”, ma una cosa è sicura: il titolo di “Maestro del Lavoro” gli è stato conferito da tutti i suoi familiari, amici, collaboratori, dipendenti, colleghi e conoscenti che hanno partecipato fisicamente o anche solo spiritualmente all’ultimo emozionante saluto di Mastro Turi al suo Impianto, ai Suoi mezzi, un tributo dovuto ad un uomo dall’indubbia
integrità morale, al quale possiamo e, dobbiamo, tributare tutta la nostra ammirazione e la nostra stima. Un uomo degno di essere ricordato e indicato come esempio di rettitudine.
Un esempio di cui abbiamo tutti bisogno;

“I maestri sono rari e ogni volta che ne muore uno, il vuoto è grande e la tristezza infinita”. Come la gratitudine e la speranza.

Nel ringraziare ed esprimere la nostra gratitudine a tutti gli amici, collaboratori, dipendenti, colleghi e conoscenti che hanno partecipato al saluto del tuo ultimo viaggio, vorremmo dirti che questa commemorazione in tuo ricordo è un modo affettuoso dei tuoi cari, per salutarti e dirti che sarai un grande esempio da continuare
a seguire.

Nella speranza che il Signore ti conceda il supremo perdono, stretti nell’unanime
commozione, non possiamo che dire:
L’eterno riposo donagli, Signore, e splenda a lui la luce perpetua. Riposi in pace. Amen.