Con deliberazione n. 265 dello scorso 28 novembre, la giunta comunale ha deciso gli indirizzi operativi relativi alla destinazione dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e definitivamente assegnati al Comune.
A riportare la notizia Gianluca Albanese su gazzettadelsud oggi in edicola.
“L’azione adottata dall’Amminstrazione – si legge nel corpo della delibera – è finalizzata a permettere alle comunità colpite dal fenomeno mafioso di riappropriarsi delle risorse sottratte indebitamente alla collettività, mettendole al servizio della cittadinanza e del bene comune, attraverso la selezione di migliori progetti di rifunzionalizzazione, nonché l’incentivazione del protagonismo di enti e associazioni nello sviluppo di un modello socialmente responsabile, in grado di conciliare il riuso dei beni confiscati con il raggiungimento di specifici obiettivi sociali, per la piena valorizzazione del principio di sussidiarietà costituzionalmente garantito”.
Tali beni verranno destinati a chi presenterà adeguati progetti per svolgere attività di carattere socio-culturale, nell’ottica di fornire adeguati servizi al territorio, creando opportunità di sviluppo.
Dunque, l’esecutivo guidato da Mariateresa Fragomeni ha dato indirizzo al dirigente dell’area “Infrastrutture e servizi al territorio”, ingegner Lorenzo Surace, che ha predisposto gli atti necessari al fine di affidare in concessione i beni confiscati, che sono interamente pubblicati sull’albo pretorio del sito istituzionale www.comune.siderno.rc.it.
Si tratta di otto lotti da concedere per dieci anni a titolo gratuito, ubicati prevalentemente nella zona occidentale del territorio cittadino (contrade Ferraro, Fossicalì, Grappidaro e via degli Orti) ma anche nella storica via Dromo.