R. e P.
 L’autonomia differenziata, la sanità e poi chissà cos’altro ancora: da sindaco di una comunità calabrese e da dirigente nazionale del Partito Democratico ho sempre detto che avrei difeso la mia comunità e la mia regione dagli assalti di un governo che non solo ha un’evidente trazione settentrionale ma che continua a fare solo gli interessi dei più ricchi, di chi vuole un paese spaccato in due, privatizzando tutto e lasciando indietro intere classi sociali. Ieri anche il presidente Occhiuto ha dovuto prendere atto dell’ennesimo scippo ai danni della nostra regione da parte del Governo centrale, alzando la voce e minacciando addirittura di dimettersi da commissario della sanità calabrese.
 Dopo il bluff dell’autonomia differenziata, nel quale è stato costretto anche lui ad ammettere che senza almeno 80 miliardi per riequilibrare i LEP non è possibile nemmeno sedersi al tavolo a parlarne, adesso anche sulla sanità è stato costretto ad alzare la voce per farsi sentire da un governo che considera la Calabria e il sud una periferia dell’impero.
 Servono, quindi, azioni forti per fermare questo governo ed è dunque allo stesso presidente Occhiuto che mi rivolgo: se davvero, come lui ha sempre detto, i calabresi vengono prima di tutto, allora sia in prima fila al nostro fianco a protestare contro i tagli scellerati sulla nostra salute. Richieda con forza che neanche un euro possa essere tagliato alle strutture calabresi. Pretenda di più da quello che ha considerato lui stesso finora un governo amico. Solo così potremo fare un fronte unico, forte, compatto, a difesa della Calabria e dei suoi cittadini, del suo diritto ad avere una sanità giusta e funzionante.
Mariateresa Fragomeni
Sindaco di Siderno