Era il 16 gennaio del 1532 quando, con privilegio imperiale di Carlo V, Siderno divenne comune (o meglio “universitas”) autonomo e non più semplice casale della Contea di Grotteria. Accadde durante la signoria di Giovan Battista Carafa, marchese di Castelvetere, Conte della Grotteria e Barone di Motta Sideronis. Da allora, Siderno intraprese un percorso di crescita che lo portò a divenire il centro più popoloso, sviluppato e più grande del comprensorio.
Quale migliore occasione, dunque, per iniziare il percorso teso a celebrare, tra otto anni e mezzo, i 500 anni di indipendenza di Siderno? È il movente alla base dell’idea di aprire “Mondi Possibili”, con una tavola rotonda condotta da Gianluca Albanese, durante la quale, insieme agli storici Domenico Romeo, Vincenzo Naymo e Marilisa Morrone è stato compiuto un approfondimento sulla Siderno del 1500, sulla dinastia dei Carafa e sull’aspetto urbanistico del Comune dopo la conquista dell’indipendenza.
Un punto di partenza per avviare, magari con un concorso di idee, la stagione delle celebrazioni dei 500 anni di Siderno. Perché conoscere le proprie radici è una condizione essenziale per preparare un futuro sempre migliore.

Per la sezione “Scatti possibili”, mentre procede il confronto sui 500 anni di Siderno, vi mostriamo alcune delle cose che potete fare al Festival “Mondi possibili”, come osservare la mostra di libri storici si Domenico Romeo, immergervi nel medioevo riprodotto di Eroi Dell’Ultimo Regno – EDUR GRV, esplorare la mostra pop di Associazione HistoriCal o assistere alla produzione del murales di Mauscarf!