Aristide Bava
SIDERNO – La devastante emergenza del Coronavirus ha scosso le popolazione locale e ha stimolato le organizzazioni che operano sul territorio a contribuire, ognuno per la propria parte, nel tentativo di limitare gli attuali disagi con azioni di solidarietà, e per quanto possibile di supporto ai sindaci e alle Istituzioni. In quest’ultimo periodo anche per questo Il Corsecom, e il coordinamento dei Club Service hanno ritenuto utile e opportuno intensificare la loro vicinanza con il Comitato dei Sindaci e anche con i singoli cittadini visto che in quasi tutti i Comuni del comprensorio, dove più e dove meno, sono stati registrati casi di cittadini risultati positivi con grave preoccupazione per l’intera comunità, Una preoccupazione che ha messo alle corde anche molti sindaci costretti ad operare tra criticità e problemi di diversa natura.

E appunto, il Corsecom, – recita un comunicato stampa – ha accolto in pieno l’appello del presidente del Comitato dei sindaci Giuseppe Campisi fatto nel corso della videoconferenzsa sulla sanità con il gruppo di lavoro allargato. Campisi in sintonia con la Presidente dell’ assemblea Caterina Belcastro, d’altra parte, sono stati chiari : sul territorio si possono ottenere risultati positivi e concreti solo se c’è una partecipazione attiva e costruttiva , capace di mettere all’angolo le critiche, le proteste e le posizioni di parte e .unire, invece, le forze e lavorare insieme considerandosi figli di una grande città che si chiama Locride. A conclusione della video conferenza – dice la nota del Corsecom – che ha registrato tra gli altri la presenza di medici esperti conoscitori delle problematiche sanitarie locali e regionali l’accorato appello è stato accolto con impegno e tempestività, dai componenti del gruppo esecutivo che si sono prodigati ad acquisire dati ed elementi con il supporto di “Comunità competente”, rappresentata dall’ esperto Luigi Rubens Curia per elaborare una bozza di documento contenente una serie di priorità strettamente collegate e riguardanti il territorio della Locride che adesso saranno portate alla valutazione dei sindaci e che dovrebbero essere destinati ad essere affrontati nell’immediato e nel breve termine. Il documento è già stato trasmesso all’ attenzione della presidenza dei sindaci con l’invito a valutarlo ed eventualmente integrarlo per poi renderlo pubblico e sollecitare gli organismi istituzionali a prenderne atto sottolineando che l’attuale situazione di emergenza deve essere uno stimolo concreto a rendere pià incisivo il rapporto tra il Comitato dei sindaci e la popolazione della Locriode, In questo contesto – dice ancora il documento – diventa sempre più accentuato il rapporto di collaborazione e il desiderio di lavorare insieme emerso anche nei giorni scorsi in occasione dell’iniziativa adottata da imprenditori e commercianti che hanno sottolineato la necessità di fare “rete” in maniera più complessiva e più dettagliata per cercare di ottenere risultati utili per dare necessaria spinta economica e sociale al territorio.

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CAMBIO DI GUARDIA A SIDERNO E ROCCELLA: DON FRANCESCO CARLINO ALLA CHIESA DI S.MARIA DELL’ARCO, DON GIUSEPPE DEPACE ALLA CHIESA MATRICE DI ROCCELLA di Aristide Bava SIDERNO – Cambio di guardia nella Parrocchia di S. Maria dell’Arco. Don Giuseppe Depace dopo otto anni ( era arrivato il 16 ottobre 2016 ) si congeda dalla comunità sidernese, trasferito a Roccella subentrando a Don Francesco Carlino, sidernese, che dopo 13 anni di apprezzato servizio in quella comunità tornerà a Siderno proprio nella chiesa di Santa Maria dell’ Arco. Entrambi hanno salutato i loro parrocchiani con due toccanti messaggi. Don Giuseppe Depace, tra l’altro, ha scritto “ questi otto anni sono stati bellissimi e mi hanno visto maturare dal punto di vista umano e cristiano ma soprattutto come prete, nel servizio reso a questa comunità e spero ad ognuno di voi. Non è facile per me dire addio a queste mura ma specialmente ai vostri volti, soprattutto quelli più noti, con i quali ogni mattina ho iniziato celebrando l’eucarestia la mia giornata e che ogni domenica e ogni festa hanno arricchito i momenti liturgici e non solo di questa famiglia parrocchiale”. Poi ha ricordato le tante cose belle fatte insieme alla comunità dalla riorganizzazione della Caritas parrocchiale e del Cammino Emmaus alla ricerca di una nuova sede per l’AGESCI ; al il restauro della Madonna della Pace del maestro Correale alla resilienza nell’affrontare i problemi causati dal Look Down e dagli anni della pandemia; alla ristrutturazione della chiesa e il peregrinare della comunità tra la chiesetta del Carmine e la chiesa di Vennerello; la riapertura della chiesa parrocchiale restaurata, gli incontri e i vari momenti vissuti insieme ai gruppi e alle associazioni, soprattutto l’Azione Cattolica, l’Agesci e il Masci e poi gli ultimi arrivati: il gruppo S. Michele, il gruppo S. Giuseppe e i consacrati al Cuore Immacolato di Maria e tanto altro “ Ma la cosa più preziosa per me – ha precisato Don Giuseppe – è stata l’amicizia di tanti di voi, segno concreto dell’amore di Dio che non lascia mai soli coloro che si affidano a Lui”. In conclusione il saluto al nuovo parroco don Francesco Carlino “che saprà certamente raccogliere il testimone e arricchire ancora di più questa famiglia ecclesiale con la sua spiritualità e il suo impegno pastorale”. Don Francesco Carlino, dove ha gestito per tredici anni la Chiesa Matrice di Roccella, ha scritto che avrebbe accettato di lasciare quella comunità con più serenità se avesse potuto fare l’anno prossimo, le solenni celebrazioni per il 50° anniversario dell’incoronazione della Madonna delle Grazie, che ricorrerà proprio nel prossimo mese di Luglio 2025, e voleva terminare i lavori con il rifacimento della facciata della chiesa matrice ormai bellamente ristrutturata. Si dichiara felice di aver potuto, in questi 13 anni, ristrutturare completamente il Santuario della Madonna delle Grazie; far eseguire il restauro della meravigliosa immagine della Madonna delle Grazie, del Cristo Risorto, della Madonna Addolorata. Ristrutturare il salone parrocchiale, i locali della canonica e dell’oratorio dei nostri ragazzi dell’Azione Cattolica, e di aver potuto fornire dell’impianto fotovoltaico la chiesa matrice, la chiesa di sant’Anastasia al Borgo e la casa della Caritas di via Trastevere, che attualmente accoglie 12 nuclei familiari di rifugiati dall’Ucraina, come pure di aver fornito di un moderno ed efficiente impianto acustico la chiesa e il Santuario, “Ma la cosa che mi mancherà di più – dice – è questa bella comunità cristiana roccellese fervente, orante, gioiosa, amica, generosa, disponibile, aperta, matura, collaborativa e sempre disponibile, che ho veramente amato e stimato e che mi è stata sempre vicina con gesti concreti di incoraggiamento e di stimoli efficaci alla pazienza e alla virtù della carità”. Poi una lunga serie di ringraziamenti scritti meticolosamente per concludere “Mi porto nel cuore questa bella cittadina e questa stupenda comunità cristiana interparrocchiale ricca di movimenti, associazioni e gruppi di preghiera come pure di associazioni civili impegnati nel servizio di accoglienza dei migranti, nella promozione della cultura ecc. e tutte le persone oneste e sincere che sono la più bella costellazione sociale di Roccella”. Toccante la sua conclusione “la mia persona non conta nulla; io sono solo un umile figliodel popolo, un umile figlio di un onesto lavoratore che, quando gli ho comunicato l’intenzione di essere un sacerdote missionario, mi ha detto “avrei voluto altro da te, ma sarò felice solo se tu sarai il prete dei poveri e sarai prete onesto e umile. Ci sono riuscito? Non lo so ma vi assicuro che prima come missionario in Africa e Oceania, e poi come parroco, il mio solo desiderio è stato sempre quello di aiutare i fratelli e le sorelle che Dio ha messo e mette sul mio cammino ad innamorasi di Gesù, l’unico mio tesoro, l’unico mio bene, il mio Dio e il mio tutto !” Nelle foto Don Francesco Carlino e Don Giuseppe Depace