SIDERNO – “Il consiglio comunale delibera di essere contrario al biodigestore ed ogni altro tipo di impianto che a giudizio del consiglio possa recare danno all’ambiente e alla salute della cittadinanza”. Questa in sintesi la decisione ufficiale del Consiglio comunale di Siderno, convocato in seduta aperta anche alla discussione della cittadinanza sulla delicata problematica dell’eventuale realizzazione in contrada S. Leo nella zona dove attualmente si trova l’impianto di smaltimento dei rifiuti di un “Biodigestore”. Verrebbe il caso di aggiungere “tanto rumore per nulla” visto le polemiche che hanno preceduto questa riunione di Consiglio che fa seguito, peraltro, ad altra in cui dell’argomento si era discusso ampiamente e ad una serie di comunicati alimentati anche dalla forte presa di posizione dell’ Osservatorio ambientale Diritto per la vita finalizzati ad evidenziare i possibili pericoli ambientali della eventuale realizzazione. Ma se, si è ormai accertata la volontà unanime locale di consentire questa realizzazione, resta però – a sentire i piu’ pessimisti – l’incognita di possibili intenzioni regionali. Non tanto nell’immediato perché l’attuale piano regionale prevede la realizzazione di tre Biodigestori e il Comune di Siderno non figura tra questi ma successivamente al 2018. Timore questo che arriva dal fatto che sul territorio comunale esiste l’impianto di smaltimento di San Leo. Ed è proprio questo che Siderno vuole fronteggiare e con la decisione unanime adottata in consiglio comunale e l’appoggio totale della cittadinanza è indubbio che si sia fatto un preciso passo in avanti. Già appena è iniziata , in consiglio la discussione dell’argomento il sindaco Pietro Fuda, a tacitare subito alcuni possibili intoppi procedurali sullo svolgimento del dibattito, ha zittito tutti con un categorico “ nessuno si preoccupi , precisiamo subito che la maggioranza è assolutamente contraria alla realizzazione a Siderno di un Biodigestore”. Una frase accompagnata da un prolungato e corale applauso che ha, di fatto, aperto un dibattito lungo ed approfondito, iniziato con una relazione di Ferdinando Laghi, vicepresidente dell’ Isde ( associazione medici per l’ambiente) fatto arrivare appositamente a Siderno da Arturo Rocca e Natale Amato, rispettivamente presidente e fondatore dell’ Osservatorio ambientale, che, unitamente al chimico Tassone, ha ampiamente spiegato il possibile impatto con le problematiche della salute di un Biodigestore. Non sono mancate le schermaglie politiche tra maggioranza e minoranza soprattutto in riferimento alle responsabilità originarie di chi ha voluto l’impianto di smaltimento a Siderno con tutti i problemi che lo stesso ha portato nel recente passato ma, alla fine, indipendentemente da ogni dietrologie si è ribadito in maniera unanime il no alla costruzione di ogni nuovo possibile impianto con uno sguardo rivolto, pero’, alla necessità di garantire una appropriata e funzionale raccolta e smaltimento dei rifiuti. In questa direzione l’attivazione di una raccolta differenziata porta a porta corretta e puntuale – è stato detto – potrebbe essere il primo passo per la normalizzazione concreta della delicata problematica. In conclusione di serata, poi, il voto unanime al no al Biodigestore al fine di sancire una decisione ufficiale dell’intero consiglio comunale.

Aristide Bava
nelle foto
la sala del consiglio e l’intervento di Laghi

12