R. e P.
Il 23 ed il 24 febbraio ho avuto il privilegio di partecipare, in qualità di delegato, al Congresso Nazionale di Forza Italia.
Questo evento, culminato con l’elezione di Antonio Tajani a Segretario Nazionale e di Roberto Occhiuto a vice segretario nazionale, ha costituito un momento significativo di confronto con i quadri e la classe dirigente del partito, permettendo al contempo di confermare la validità delle idee e dei principi che caratterizzano il nostro partito dall’anima riformista e garantista, un partito moderato nella sostanza e nella forma che continua a perorare una riduzione delle aliquote fiscali e del numero di tributi, una giustizia equa e più veloce, un’istruzione di qualità che sia sempre al passo con i tempi, creando una vera difesa europea ed impegnandosi a proporre in Europa una visione che promuova interventi per la transizione energetica e la riduzione dei gas serra, senza imporre politiche che ignorino gli impatti sui diversi comparti produttivi.
Il confronto e la dialettica politica che hanno caratterizzato questa stagione congressuale non possono che dare nuova linfa al partito che si pone sempre di più come punto di riferimento del popolarismo europeo e di coloro che vivono la politica come servizio,
Il progetto politico al quale ho aderito, promosso dal Consigliere Regionale Giacomo Crinò e caratterizzato da un approccio pragmatico volto a tutelare gli interessi del nostro territorio, riceve ulteriore slancio con l’importante carica ottenuta dal nostro presidente Roberto Occhiuto, segnando così l’inizio di una nuova fase.