R. e P.
I docenti e i genitori dell’Istituto secondario di primo grado “C. Alvaro”, di Siderno, hanno scritto una lettera al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, Giorgia Meloni e per conoscenza al Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini al fine di metterli a conoscenza della triste situazione in cui versa un intero istituto scolastico, dopo tre anni di speranze per lavori di costruzione che sembrano, ormai, solo delle tristi illusioni.
Al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Giorgia Meloni, al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini
Egregio Presidente, delusi e amareggiati per quanto avvenuto in questi anni alla nostra scuola ci rivolgiamo a lei fiduciosi perché, pur avendo ricevuto un trattamento immeritato e ingiusto da parte dell’amministrazione comunale, della città metropolitana e della Regione siamo sempre convinti sostenitori delle Istituzioni Italiane. La scuola risulta essere sempre tra i punti essenziali delle programmazioni politiche ma concretamente è spesso l’ultima a ricevere le attenzioni dovute, soprattutto nel nostro territorio nonostante sia tanto bisognoso di formazione civica. E’ questa incoerenza di fondo che ostacola lo sviluppo sociale e l’acquisizione di competenze e conoscenze di cui tanto si parla quando si fanno tavole rotonde sui temi di “povertà educativa”, di “divario Nord-Sud nelle prove Invalsi”, di “abbandono scolastico” e via dicendo. Noi stiamo lottando da anni per difendere i diritti dei nostri figli e studenti così come fanno altre realtà della nostra regione ma è assurdo constatare che si debba lottare per questo motivo. La nostra scuola, l’Istituto Secondario di primo grado “C. Alvaro” di Siderno – Reggio Calabria, ha ricevuto, nel 2018, un finanziamento di € 4.950.000,00 per essere demolita e ricostruita ma ad oggi 19 settembre 2023 siamo ancora in attesa della pubblicazione del bando di gara per l’assegnazione dei lavori. In mezzo a questi cinque anni c’è una successione di vuoti istituzionali e di iniziative maldestre che ha influito profondamente sulla formazione civica e sociale di tanti ragazzi e ragazze della nostra comunità. Infatti, per quanto sia stato garantito il diritto allo studio non si può dire la stessa cosa per il diritto ad essere trattati da cittadini e persone, ancor di più da adolescenti in formazione. Sì, perché avere una scuola con i locali adeguati all’apprendimento misura l’attenzione delle istituzioni nei loro confronti e se, a quest’età, sperimentano un livello di attenzione basso, basso sarà, in futuro, il loro senso di appartenenza ad una comunità e bassa sarà la loro partecipazione alla vita politica e sociale del nostro paese.
L’educazione civica s’impara dai libri ma plasma il modus operandi dei futuri cittadini solo se sentono le istituzioni vicine e attente ai loro bisogni. Cosa che non è avvenuta se facciamo riferimento alla scuola di cui sopra. Dal 2018 passano due anni e finalmente nel 2020 i Commissari Prefettizi dispongono il trasferimento della scolaresca per poter avviare i lavori ma i numerosi sopralluoghi non danno esito positivo fino al mese di agosto del 2021 quando, preoccupati per una frettolosa e inadeguata sistemazione ad un mese dalla riapertura della scuola, scriviamo disperati al Presidente del Repubblica. Magicamente qualche settimana dopo il Comune di Siderno e la città Metropolitana trovano un accordo e la scolaresca viene trasferita presso l’Istituto di Istruzione superiore “G. Marconi” di Siderno. A ottobre dello stesso anno si svolgono le elezioni comunali e a novembre si insedia la nuova amministrazione dopo 18 mesi di commissariamento.
Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe stato opportuno, da subito, chiedere ed esigere la continuazione del percorso di attuazione dell’opera iniziato dai commissari perché la si riteneva ovvia invece lo sarebbe stato perché passa un anno e nulla viene fatto. Così a ottobre 2022 si comincia ufficiosamente a chiedere alla Sindaca a che punto siano le pratiche burocratiche necessarie ad avviare i lavori e la Sindaca rispondeva che il progetto era al vaglio dell’Ex-Genio Civile. Passano i giorni e si rimanda da settimana in settimana l’imminente approvazione del progetto senza raggiungere mai all’obiettivo. Stanchi di tante parole e pochi fatti scriviamo una lettera aperta, con una richiesta di aiuto, al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, alla Vicepresidente Giusy Princi con delega all’istruzione e p.c. al Garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Calabria Antonio Marziale. L’unico che risponde, chiamando telefonicamente, è il dottor Marziale il quale assicura il suo intervento presso i mittenti della lettera. Ma non avremo nessun riscontro di questo intervento tant’è che si attenderà inutilmente una risposta, poi mai arrivata. Il Presidente Occhiuto e la Vicepresidente Princi ignorano la nostra invocazione di aiuto non ritenendo neanche doveroso manifestare almeno solidarietà nei confronti di una scolaresca che attende una risoluzione della vicenda. Quanto dispiacere per tanta indifferenza! E quanto cattivo esempio per i nostri figli e studenti! Intanto passano i giorni, i mesi e la situazione non cambia fino al giorno in cui manifestiamo il nostro disappunto per le vie del paese. Invitiamo anche il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, dott. Marziale, che declina l’invito ma promette un comunicato stampa che poi non farà mai (ennesima delusione). Alla manifestazione invece partecipa un gran numero di famiglie, studenti, docenti e cittadini sidernesi. Percorriamo le vie del paese con cartelloni fatti dagli alunni e con due striscioni dalle scritte : “Vogliamo la nostra scuola” e “Ci sentiamo abbandonati”. Anche la Sindaca, invitata, partecipa e risponde alle domande dei genitori come se fosse anche lei vittima della burocrazia italiana. Salvo poi apprendere dagli organi di stampa che sono state le scelte dell’amministrazione comunale, non i ritardi burocratici della pubblica amministrazione, a impedire la realizzazione dell’opera in tempi ordinari.
Si scopre che con l’ingresso dell’amministrazione Fragomeni il progetto esecutivo, già approvato attraverso la piattaforma AINOP, si sottopone al vaglio dell’Ufficio dell’ex Genio Civile, con il quale inizia una sequenza di richieste integrazioni mai riscontrate che fanno perdere un anno e mezzo di tempo e che alla fine porterà ad una nuova istanza da parte dell ‘Ex-Genio Civile nel Gennaio 2023 con richiesta di integrazioni. Fino alla suddetta Manifestazione dopo la quale, in data 12 maggio 2023, l’Ufficio Tecnico integra la documentazione e nello stesso giorno il Genio Civile emette l’Autorizzazione richiesta. L’obiettivo viene così raggiunto con grande compiacimento di tutti ma la gioia dura poco. A tre settimane dall’approvazione del progetto non viene pubblicato nessun bando di gara per l’assegnazione dei lavori. Chiediamo un incontro con la Sindaca che risponde di non ritenerlo necessario dato che il Comune avrebbe continuato l’iter stabilito per legge. Intanto a giugno la stessa diventa Commissario Straordinario dell’opera e per l’ennesima volta speriamo inutilmente in un cambio di passo che non si verifica. Arriva la fine di giugno e del bando non se ne vede l’ombra. Allora si chiede un nuovo incontro alla Sindaca, questa volta “con estrema urgenza”, per capire cosa impedisse la continuazione delle procedure ma la risposta è che l’incontro sarebbe stato possibile solo a fine luglio per impegni istituzionali. Dulcis in fundo oltre il danno la beffa: la Città Metropolitana chiede al Comune di Siderno la restituzione di 4 delle 14 aule dell’Istituto Marconi occupate dalle classi dell’Alvaro con conseguente smembramento della scuola in due plessi. Dopo aver speso sui 20.000 euro per adeguare gli spazi del Marconi all’accoglienza della scuola Alvaro nel 2021 e altri soldi per dotare la scuola Alvaro di una rete internet capace di raggiungere tutte le classi perché ne era priva ora, luglio 2023, si decide di ripristinare alcune parti della struttura come all’origine spostando alcune aule in un altro luogo molto distante dalla sede centrale. Nessuna motivazione può giustificare tale decisione. La sistemazione temporanea presso il Marconi era il minimo che si potesse concedere ad una scolaresca già danneggiata per i motivi sopra elencati. C’è da aggiungere che il 26 luglio 2023 i genitori degli alunni e i docenti della “C.Alvaro” vengono ricevuti dall’Amministrazione comunale che si occupano della questione “Demolizione e ricostruzione scuola media Alvaro” promettendo di pubblicare nel mese di agosto il bando per l’affidamento dei lavori e di procedere con la demolizione della scuola entro metà settembre. Che dire? I fatti parlano da soli. Per i nostri rappresentanti politici locali e regionali la scuola non è una priorità! Siamo sempre al punto di partenza. Nulla è stato fatto per dimostrare che questa scuola verrà abbattuta e ricostruita. Per questo motivi ci rivolgiamo a lei in ultima istanza, certi che il Governo italiano dà enorme importanza ai ragazzi e alle strutture che devono accoglierli. Siamo appesi ad un filo di speranza, quello del suo intervento! Ci aiuti ad arrivare all’obiettivo affinché i nostri figli e studenti dimentichino i cattivi esempi istituzionali degli ultimi cinque anni e ricordino solo l’esito positivo di questa vicenda, cioè, vedere la demolizione e la ricostruzione della loro scuola in tempi brevi. Sarebbe come ricostruire anche i concetti negativi che hanno di Stato e di cittadino. Devono constatare che lo Stato c’è, è presente e sostiene il loro percorso di formazione con l’attenzione dovuta. Questi ragazzi sono il futuro della nostra città, della nostra regione e del nostro paese! Certi della sua attenzione e di una pronta risoluzione del problema, porgiamo distinti saluti.
I genitori e i docenti dell’Istituto secondario di primo grado “C. Alvaro”