Aristide Bava
SIDERNO – Un coro unanime di solidarietà per il gesto ignobile compiuto dai balordi di turno contro il dipendente comunale Michele Bonavita. Da semplici cittadini alla stessa amministrazione comunale rappresentata dalla sindaca Maria Teresa Fragomeni e alle forze di opposizione .
Maria Teresa Fragomeni a nome di tutta l’amministrazione comunale ha espresso “ la più ferma condanna del gesto perpetrato ai danni del dipendente comunale Michele Bonavita, cui una squadraccia di balordi ha danneggiato la porta di casa, facendo irruzione nella sua abitazione e disturbandone il riposo notturno, per poi fuggire” ed ha espresso “ piena solidarietà al signor Bonavita, onesto lavoratore e uomo buono, e auspica che i responsabili vengano immediatamente individuati e puniti!”.
Invitata anche tutta la cittadinanza “a unirsi a questo coro di indignazione e a mostrare tutto l’affetto e la vicinanza che Michele merita!”- Il gruppo politico “ Siderno 2030” ha diffuso anche una nota per evidenziare che “ il metodo educativo più efficace sia il buon esempio”, ricordando che “Sono sempre più ricorrenti nella nostra comunità episodi di maleducazione, arroganza e sopraffazione che spesso sfociano in atti di violenza gratuita, perpetrati anche da minorenni.
Un esempio lampante di ciò sono i social, dove personaggi in cerca d’autore utilizzano un linguaggio indegno anche delle peggiori bettole “. E, come dimostra il Caso Bonavita – aggiunge Siderno 2030 – dall’aggressività verbale all’aggressività fisica, a volte il passo può essere breve, evidenziando che da alcuni video girati in precedenza l’esasperazione era notevole “Un tempo – aggiunge il documento – attorno a queste persone, Siderno era in grado di creare una sorta di cordone di protezione impedendo la loro emarginazione. Oggi, assistiamo ad atti di tale aggressività, che portano gran parte della nostra cittadina a non riconoscersi in questa comunità, specchio di una società priva di buona educazione e di valori. Non basta e non serve l’offerta formale di solidarietà!
Servono comportamenti corretti nei confronti di tutti. Serve una Cultura del rispetto dell’altro, soprattutto nei confronti di chi è più sfortunato, verso il quale la vicinanza dichiarata non basta.
Nella foto Michele Bonavita