Aristide Bava

SIDERNO – Poesia, musica e Arte per solennizzare la seconda edizione dell’ omaggio a Salvatore Filocamo (1902-1984) poeta dialettale di origini sidernese organizzato nel suggestivo borgo storico di Siderno superiore dalla Associazione ” Paisi meu ti vogghiu beni”. Grande affluenza di pubblico nell’ Anfiteatro del borgo storico sidernese esaltato da una manifestazione di grande impatto che, grazie, all’efficiente conduzione di Ugo Mollica e, soprattutto, per il mix di interventi che si sono susseguiti accompagnati dalle note musicali coordinate dal maestro Carlo Frascà con Salvatore Gallace ( chitarra) e Francesco Sgambelluri ( violino) hanno reso “magica” una serata allietata anche dalle voci della bravissima soprano, Paola Agrippa, e di Claudio Figliomeni ( una positiva sorpresa) che hanno recitato e soprattutto “cantato” alcune belle poesie tra gli applausi a scena aperta del folto pubblico. Protagonisti, anche, e soprattutto, Martino Ricupero , sempre più bravo con le sue poesie che ha letto anche alcune di Salvatore Filocamo, Vincenzo Cordì, che è anche presidente dell’ associazione Poeti dialettali della Locridi e Edoardo Cusato che hanno declamato pregevoli versi di quello che è stato amorevolmente definito “Il poeta della nostra terra” per la capacità di tradurre in versi anche i più significativi momenti sociali e la vita del territorio .

Poesie che hanno un forte richiamo ad un passato, seppure non molto remoto, impregnato di segni indelebili delle amare condizioni di disagio e povertà in cui versavano le popolazioni del meridione e della Locride in particolare, e delle vicende umane che sapeva sapientemente cogliere. La manifestazione è iniziata con i saluti dell’assessore alla cultura Francesca Lo Presti e poi ha lasciato spazio all’introduzione di Claudio Figliomeni, presidente di “Paisi meu ti vogghiu beni” con un meticoloso e piacevole approfondimento di Ugo Mollica che non ha mancato di ricordare la concomitanza con il 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace accostando l’importanza della cultura magnogreca con i nostri tempi e rivendicando le tradizioni di un passato culturale che non si può disconoscere e che nessuno può cancellare .

Poi gli interventi e le declamazioni poetiche di Martino Ricupero, di Vincenzo Cordì, di Edoardo Cusato e le sorprese musicali presentate da Paola Agrippa e Claudio Figliomeni che hanno piacevolmente coinvolto tutto il pubblico che, nella parte finale della serata , ha chiesto ripetutamente un bis suggellato da un mare di applausi. Una serata, insomma, di grande impatto emozionale che ha sorpreso anche lo stesso Claudio Figliomeni che prima della chiusura ha ripetutamente ringraziato il pubblico per il “calore” registrato e il suo impegno a noma della Associazione ” Pajisi meu ti vogghiu beni” a proseguire, anche negli anni futuri, il cammino verso la riscoperta e la valorizzazione di un passato che, attraverso protagonisti come Salvatore Filocamo, ha espresso cultura, saggezza e antichi valori che oggi non sembrano più fare parte della nostra società ma che invece bisogna riportare all’attenzione delle nostre comunità.

nelle foto Un momento della manifestazione e il folto pubblico presente