R. e P.

Con il “Dl Aiuti” che nasce per “difendere il potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto delle più deboli, e la capacità produttiva delle imprese”, il governo ha voluto attuare un provvedimento con il quale si possa dare un aiuto ai lavoratori e pensionati.

Il bonus 200 euro è un assegno “una tantum” pensato dal governo per compensare la perdita di potere d’acquisto delle famiglie a causa di un’inflazione giunta al 6,2%.

Il bonus è destinato a lavoratori dipendenti, pensionati e autonomi con un reddito fino a 35mila euro.

Dovrebbe entrare in busta paga a luglio per i lavori dipendenti. Ai pensionati la somma sarà erogata direttamente dall’Inps, sempre negli assegni del mese di luglio.

Il bonus è previsto anche per lavoratori autonomi e partite Iva, fermo restando il tetto dei 35mila euro di reddito. L’esecutivo istituisce un fondo ad hoc al Ministero del Lavoro. L’erogazione dovrebbe avvenire a luglio. Un successivo decreto del dicastero stabilirà le modalità.

Ovviamente il bonus dei 200 euro varato dal governo per attenuare le conseguenze dell’inflazione non sarà riconosciuto ai lavoratori e ai pensionati che dichiarano un reddito annuo superiore al limite previsto, cioè 35mila euro.

il bonus dovrebbe essere erogato direttamente nella busta paga e nella pensione di luglio. I lavoratori dipendenti non devono fare nulla, perché è il datore di lavoro che in base ai dati in suo possesso riconosce il bonus direttamente nella busta paga. Qualora in sede di conguaglio a fine anno risultasse che la somma non era dovuta, ad esempio per superamento del limite di reddito, il datore di lavoro la deve recuperare in otto rate sulle buste paga successive al conguaglio.

Dott. Giuseppe Ascioti

Consulente del lavoro