La triade commissariale alla guida del Comune di Siderno fino al giugno del 2015 avrebbe creato “gravi danni alla comunità” attraverso scelte finanziarie “inspiegabili”, “contradditorie” o addirittura “in violazione della legge”. È quanto sostiene, in un’interrogazione rivolta al ministro dell’Interno, Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei deputati. “La Commissione Straordinaria, si legge infatti nell’atto, nel mese di aprile 2013, decise di accedere all’anticipazione di liquidità prevista dal D.L. 35/2013 che portò nelle casse dell’ente la somma di 8.991.275,66 euro, da restituire allo Stato in 30 anni; tale liquidità, nelle intenzioni del legislatore, doveva servire a pagare i debiti scaduti della pubblica amministrazione, assicurando il riequilibrio finanziario degli enti territoriali ed evitando così il dissesto finanziario; nel caso di Siderno, però, paradossalmente, la Commissione Straordinaria, sostiene Scotto, da un parte prese i soldi, pagò i debiti per circa 11.500.000 euro e poi, nel giro di 15 giorni, dichiarò il dissesto finanziario”.
Dopo 2 anni di gestione commissariale, poi, la Commissione straordinaria, “15 giorni prima di andare via, con deliberazione n. 105, ha determinato il fondo cassa iniziale da trasferire all’O.S.L. In 0,00 euro, e, con un autentico artificio contabile, vietato dalle norme e dal Ministero dell’Economia, ha quantificato una somma a credito del Comune per pagamenti effettuati per conto dell’O.S.L. pari ad € 5.283.862,83; il giorno prima di andare via, con la deliberazione n. 130, ha approvato,  scrive ancora Scotto, il rendiconto dell’esercizio 2014, che, grazie anche all’artificio contabile sopra detto, si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 7.686.612,89 euro, omettendo, in violazione di legge, il contestuale riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi”. In sostanza, secondo quanto scrive il deputato di SI, la Commissione, “il giorno prima di andare via, ha approvato 3 bilanci, uno dei quali poteva essere approvato anche dalla nuova amministrazione e, invece, non ha approvato il riaccertamento straordinario dei residui che era obbligatorio fare entro le 24 ore … forse perché avrebbe fatto emergere il “mistero dell’avanzo che non c’era?”.
In ogni caso, dei problemi emersi durante la gestione della Commissione Straordinaria ne ha discusso ieri, in diretto su TeleMia, durante il programma “Lineaperta” il sindaco di Siderno Pietro Fuda, sostenendo che: “l’interrogazione di Scotto ha fatto luce anche sulle cose terrificanti che il Comune di Siderno ha subito. E’ stata fatta la ricognizione del debito, io ho un Comune che ha 17 milioni di debito. Bastava che i commissari dichiarassero il dissesto e uscissero di scena perchè con i 9 milioni che hanno preso di mutuo io avrei liquidato subito il dissesto. In questi mesi sono stato capace di mettere sul mercato 40 milioni di euro che erano finanziamenti che Siderno aveva e non aveva speso dal 2008.
Non faccio accuse contro nessuno, voglio togliere Siderno dai guai e non faccio passi indietro”.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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