R. e P.

Egr. Direttore,
sin dal momento della sua fondazione e ancor più oggi, il Circolo di Siderno ha voluto essere “destra sociale” e pertanto fare proprie le legittime istanze e rivendicazioni della comunità. Ha sempre agito in reazione ad una gestione amministrativa poco oculata della cosa comune, gestione che si sussegue indipendentemente se alla guida della Città ci sia una terna commissariale o una amministrazione eletta. Per questo motivo non può ignorare quanto sta succedendo a Siderno in tema di tributi e quanto siano vessatorie per le famiglie, già fortemente provate dalla crisi economica purtroppo imperante, le nuove politiche impositive e di riscossione.

E che siano vessatorie lo dimostra il fatto che alle nuove aliquote Tari, rideterminate con sostanziali aumenti, di soppiatto ed in maniera assolutamente non chiara, viene ad aggiungersi una valanga di intimazioni di pagamento IMU con relative sanzioni, determinate anche queste in maniera arbitraria e spesso illegittimamente sulla prima casa, a partire dall’anno 2017. E a tal proposito non basta la giustificazione che ad esigere l’IMU sia la nuova società di riscossione nominata dalla precedente terna commissariale. Non solo. Alla valanga di intimazioni di pagamento per Tari ed Imu si aggiungono quelle per il consumo d’acqua per gli ultimi tre anni, tutto in unica soluzione! Con la conseguenza che la maggior parte delle famiglie sidernesi ogni giorno vede pioversi addosso una serie di buste verdi che, in contrasto con il colore, non sono di speranza e ottimismo ma illegittimi macigni. Ogni giorno, infatti si assiste ad una vera e propria processione di cittadini che si reca presso gli uffici preposti per tentare di risolvere le proprie private vicende o anche semplicemente per protestare. Aldilà della legittimità o meno delle pretese dell’Ente comunale (PD) che rispecchiano di fatto la “politica delle tasse” sempre professata a sinistra (per fortuna oggi un ricordo!), vi è da chiedersi se i nostri amministratori si siano posti nei panni dei cittadini che, pur avendone precisa volontà, non sono in grado di adempiere alle richieste tributarie, sol per questo da considerarsi vessatorie.

Fratelli d’Italia non intende restare con le mani in mano e per tale motivo chiede a tutti i partiti dell’opposizione, rappresentati o meno in consiglio comunale, di stabilire un’azione comune al fine di arginare il fenomeno e la deriva impositoria che sembra aver preso l’Ente, sulla cui legittimità molti dubitano, considerato che la spesa corrente sembra più indirizzata all’organizzazione di eventi che alla cura della cosa pubblica.

Fratelli d’Italia

Circolo Tradizione e Innovazione

Ufficio Stampa