R. e P.

Tanti auguri Sig. Sindaco.
I primi 365 giorni dell’A.C. di centro sinistra PD Siderno guidata dalla dottoressa Maria Teresa Fragomeni.

Introdurre un’argomentazione che parli di politica, intesa come cura dell’uomo e di tutto ciò che lo riguarda nelle sue relazioni sociali, non è semplice. Dopo l’ultima esperienza maturata quale candidato nella Lista civica “La Nostra Missione” con candidato a Sindaco Domenico Barranca, sento forte il bisogno di comunicare con gli abitanti di Siderno, rendendo conto della mia instancabile attività politica, che ancora oggi, mantiene inalterato lo spirito delle forti motivazioni che mi hanno condotto in politica e che trovano fondamento nella storia e nella tradizione del popolarismo Sturziano e dell’impegno cattolico democratico;

ho esercitato la mia funzione di politico fuori dagli scranni consigliari in maniera completa nei confronti di tutti quegli aspetti che firmano quotidianamente il nostro vivere da cittadino rivestendo pienamente il ruolo di politico che combatte e discute per l’uomo, il cittadino, i suoi valori, intavolando discussioni di confronto con le parti politiche avverse, precisando le carenze del sistema, indicando a volte corsi utili a colmare le lacune di attuazione, proponendo anche progetti specifici e sopra ogni altra cosa più importante, vivendo a fianco di coloro che hanno bisogno e che mi hanno sempre rispettato come uomo e onorato attraverso la loro amicizia, perché fare bene non è la cosa che conta ma è la sola cosa che conta.

Premesso quanto sopra faccio un piccolo excursus dal momento in cui si sono espletate le elezioni comunali del 3 e 4 ottobre 2021; si è andati al ballottaggio con i candidati a sindaco Barranca e Fragomeni.

L’eletta a sindaco Maria Teresa Fragomeni, oltre a tutto quello promesso in campagna elettorale dichiara: nei primi 100 giorni faremo risorgere Siderno, facendola ritornare ad essere l’anima commerciale, agricola, imprenditoriale e soprattutto turistica; va organizzata una cabina di regia fatta da tecnici competenti che coadiuvano il sindaco e la stessa amministrazione per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

In specie nell’opportunità che si ha con il P.N.R.R.; sin dall’insediamento mi impegnerò assieme ai tecnici a scegliere e stilare l’elenco per le progettualità da portare avanti, confrontandomi con le Istituzioni Nazionali; Siderno ripartirà accettando la sfida Europea, dimostrando di essere capace di farlo e di avere l’ambizione di guidare un processo di riscatto nel Mezzogiorno.

Vogliamo puntare a rigenerare il tessuto socio economico, potenziando l’offerta turistica e migliorando anche i luoghi degradati nel centro e nelle periferie. La città per essere realmente attrattiva dal punto di vista commerciale deve avere l’opportuno decoro urbano, così come è essenziale la pulizia delle strade; tutto questo grazie anche ai rapporti con il governo centrale, attraverso alcuni ministri e sottosegretari che ci saranno d’aiuto (come si farà ora con il nuovo governo?).

Così dichiarava il neo Sindaco M.T. Fragomeni per i suoi primi 100 giorni. È con profondo rammarico che devo registrare che a distanza ormai di 3 volte i 100 indicati questa maggioranza sia ben lontana dall’aver realizzato quel modello di trasparenza e collegialità che significano, innanzitutto, condivisione delle scelte da ampio ed approfondito dibattito, quantomeno, in seno ai gruppi politici e, quando possibile o richiesto per l’importanza dei temi, con la cittadinanza, di cui si è parlato tanto in campagna elettorale ma poco sui banchi consigliari in questo anno di amministrazione.

Mi chiedo e si chiedono i cittadini, anche quelli che l’hanno votata, ad oggi, visto che nulla di quanto dichiarato è stato fatto e sono già 365 gg., bisogna fare gli auguri per il primo anno trascorso? oppure sancire che ciò che ha detto e scritto nel programma era un bluff perché ad onore del vero la città mi risulta peggiorata visto che fino ad oggi nulla di fatto si vede in città, dall’insediamento della nuova amministrazione comunale.

Forse la Sindaca si è persa il programma?

Tutto quanto promesso è caduto nel dimenticatoio?

Trascorso un anno i cittadini Sidernesi si aspettavano ben altro e non certamente il teatrino promosso sino ad oggi, fatto di feste, festicciole, passerelle e tagli di nastri, utilissimi e necessari per carità ma con conseguenza ovvia di un cospicuo aumento del debito. Il programma di questa Amm. prevedeva almeno 16 punti importanti di cui ancora neanche uno risulta essere in stato di avanzamento.

Mi rammarico che forse sia stato tutto fumo negli occhi dei cittadini per ottenere un unico scopo, quello di essere eletta ad ogni costo. Mi chiedo, si chiedono i miei compaesani se può essere che tutti gli impegni siano stati dirottati alle tante difficoltà economiche che stanno subendo imprese, artigiani, commercianti, famiglie specie in questo periodo particolare. E poi ancora, cosa si pensa di fare sul fronte economico con le tasse comunali; cosa è previsto per Ambiente, Infrastrutture, Turismo, Cultura, Lavoro, Viabilità, Illuminazione pubblica, Cimiteri, Polifunzionale e piscina, Diga, Teatro, Lungomare, Incompiute, Arredo urbano, Verde, Piazze, Stadio, Polizia locale Opere pubbliche che si stanno portando avanti, Piano strutturale, Casa di vetro, Contrade, Legalità e trasparenza, Tmb e casa della salute. Faccia uno sforzo e quindi, magari, un passo indietro, dicendo la vera verità ai cittadini. Ci porti a conoscenza di come stanno le casse comunali e ciò che intende fare nel prosieguo, facendo un vero programma e non come quello elettorale che, ancora con il mio personale rammarico, ci dà contesto di un suggerimento che lessi tanto tempo fa e che diceva “se volessimo capire in cosa consiste davvero la razza umana, dovremmo solo osservarla in tempo di elezioni”. Viviamo in un mondo di promesse effimere costruite da politici parolai pur sapendo perfettamente, questi, che i cittadini, in special modo i giovani hanno bisogno di giusti esempi e non una cieca tranquillità perché la cieca tranquillità di molti potrebbe essere accomunata nel mio pensiero all’orchestra del Titanic che continuava a suonare mentre la nave calava a picco.

Carmelo Tripodi