Prorogate per sei mesi le indagini per fare luce sull’omicidio di Vincenzo Ieraci, imprenditore di Siderno ucciso nel corso di un agguato avvenuto nella tarda mattinata del 25 agosto 2013 nel comune di Ciminà, presso località Moleti.

A riportare la notizia il giornalista Rocco Muscari su gazzettadelsud oggi in edicola.

Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Locri Cristina Foti, che ha accolto la richiesta formulata dai difensori dei familiari dell’imprenditore sidernese, all’epoca 53enne, che hanno chiesto di far proseguire le indagini alla Procura di Locri valutando la possibilità di sentire alcuni testimoni e approfondire il contenuto dell’attività intercettiva di alcune conversazioni intercorse all’epoca della vicenda delittuosa che sono stati ritenuti dagli investigatori di “notevole spessore” nei confronti dei due indagati per omicidio, si tratta del 58enne G.P. e del 29enne N.P..

I familiari di Vincenzo Ieraci si sono opposti alla richiesta di archiviazione avanzata della Procura di Locri che a distanza di 9 anni ha ritenuto che «deve escludersi che nel caso concreto sia stato raggiunto l’inderogabile requisito della “certezza processuale” relativamente alla ricostruzione dello svolgimento dei fatti». Ed ancora oltre si legge: «Né risultano indizi chiari, univoci, precisi e concordanti tali da potere attribuire agli indagati la paternità dei precedenti atti di intimidazione». Ed infine: «Va rilevato che dalle numerose conversazioni captate nell’ambito del presente procedimento non sono emersi elementi utili a corroborare la prospettazione accusatoria».

Leggi l’articolo completo sull’edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Calabria