Affollato incontro nel Campetto Ymca

“CONVERSAZIONI AL TRAMONTO”, BUONA LA PRIMA.

Dibattito ricco e grande e variegata partecipazione. Si riscopre la voglia di avere una “bella” Siderno.

di Aristide Bava

SIDERNO – E’ stato molto partecipato il primo incontro-confronto tenutosi nel campetto Ymca per dare il via alle “Conversazioni al tramonto”, nate l’obiettivo di mettere a fuoco le varie problematiche della cittadina, a partire dalla necessità di “rivitalizzare ” il lungomare. L’iniziativa partita dai gruppi consiliari di Siderno 2030, La nostra Missione, nonché dai responsabili dei partiti Italia Viva, Azione, Sinistra Italiana, Movimento per la rinascita Comunista, UDC, Fratelli d’Italia, Forza Italia, e dai movimenti Progetto Siderno e il Sasso nello stagno è stata accolta favorevolmente nella cittadina e malgrado un forte vento che ha disturbato questa prima serata, ha registrato la partecipazione ( attiva) di molti cittadini che hanno fatto riandare al passato quando in città incontri di questo genere, a volte fatti dai singoli partiti, a volte in incontri aperti tra maggioranze e minoranze, oppure organizzate dai movimenti e dalle associazioni rendevano particolarmente viva dal punto di vista politico e sociale la nostra Siderno.Non a caso al dibattito sapientemente condotto da Rosario Condarcuri hanno partecipato molti cittadini che non si sono fermati solo a parlare delle problematiche del lungomare, importanti certamente ma che si limitano ad un aspetto fortemente prioritario ma non unico per il presente e il futuro di Siderno. E giustamente i temi trattati sono stati molteplici. Sono stati messi sul tappeto da Paola Albanese, Damocle Argirò, Ennio Natale, dall’Ing. Pedullà, da Peppe Galluzzo, Giuseppe Caruso,Michelangelo Vitale, Arturo Rocca, EWmiliana Flamingo. Marcello Cordì, Roberto Gerace, Nora Papallo, Francesco Martino, Michele Macrì, Davide Lurasco,Mimmo Catalano,Domenico Sorace.

Un parterre variegato, dunque, che si è alternato al microfono per esprimere dei punti di vista quasi tutti condivisibili che testimoniano l’attaccamento dei sidernesi alla loro città ma anche tante problematiche che Siderno si porta appresso. All’incontro erano anche presenti il vicesindaco Pellegrino e gli assessori Floccari e Fuda che assieme a Davide Lurasco rapprsentavano la stessa amministrazione comunale. Una piccola polemica si è accesa per quello che è stato definito il “mancato invito alla sindaca di partecipare alla manifestazione” ma Rosario Condarcuri ha buttato acqua sul fuoco e il discorso è finito li. Il fatto più importante, in definitiva, è la ripresa del dialogo politico sociale che la manifestazione si porta appresso e la presenza di tanti cittadini che ritornano ad occuparsi dei problemi della città. L’idea è, quindi, da considerare certamente positiva, soprattutto se da questi “incontri d’ascolto” che ci auguriamo diventino anche di “confronto” positivo emergeranno iniziative utili non solo per fare elenco di problemi, ma soprattutto, per mettere sul tappeto le possibilità, questi problemi, di affrontarli e, possibilmente, risolverli con idee fattibili ed operativa. L’idea di base, per come è stata indicata dagli organizzatori è quella di dare anche strumenti di conoscenza e, appunto, qualche idea “strategica e costruttiva” che possa servire nell’immediato futuro a qualificare al meglio la città. A cominciare proprio dal lungomare che dovrebbe tornare a ridiventare un garnde e vero punto di attrazione turistica della cittadina. L’augurio dunque, resta il fatto che partendo proprio dalla necessità di guardare seriamente al futuro di Siderno le ” Conversazioni al tramonto” servano ad offrire – perchè no – anche agli amministratori contributi positivi per dare spazio a nuove prospettive positive per il futuro della città. Qualcuno ha ricordato in occasione di questo primo incontro che quando si guarda al bene della città e della comunità e non solo alle ideologia politiche si vincono battaglie molto importanti ( piano regolatore insegna ) e, quindi, avere una città più qualificata, più viva e più attrattiva sia una volontà comune. Diciamo allora, “buona la prima” e andiamo avanti.