Aristide Bava
SIDERNO – L’eterna querelle tra il sindacato Slai Cobas e Locride Ambiente continua a suon di comunicfati. Dopo quello del responsabile provinciale del sindacato, Nazzareno Piperno, pubblicato nei giorni scorsi arriva una piccata replica di Locride Ambiente Spa. ” si sarebbe tentati di lasciare alle sue parole, vacue e senza fondamento, il sindacato – dice la nota-, ma non si puo’ nemmeno dare l’impressione di volere sfuggire alle accuse, ancorché le stesse siano inqualificabili”. Di fronte alla “sensibilità” dello Slai-Slai-Cobas sulla tenuta psicologica dei lavoratori, precisa il documento ” i ragionamenti possono essere tanti. Ma uno risponde alla verità: questa sigla sindacale, pur di raggiungere i suoi obiettivi, è disposta a far passare per bianco il nero e viceversa. Sembra poi che solo Slai Cobas si rivolga alle istituzioni, agli organi sovraordinati e di polizia. Locride Ambiente lo fa da sempre, quando ciò è necessario e non per strategia o tattica di basso profilo. Fino alla noia la società ha ribadito che il pagamento degli stipendi è una priorità – dice ancora il documento – e che i ritardi, che mai si vorrebbero, sono effetto di una non sempre immediata disponibilità di cassa, generata dalla non regolare erogazione da parte dei comuni delle quote loro spettanti.
Il management dell’azienda fa salti mortali per ridurre le difficoltà e, come è stato riferito in precedenti comunicati, deve fare fronte ad innumerevoli obblighi, per garantire la prosecuzione della vita aziendale. Vita aziendale che consente comunque ai lavoratori che Slai-Cobas dice di tutelare (siano consentiti corposi dubbi) di occupare un posto di lavoro”. Quindi la precisazione che “I mesi di ritardo sono un dolore per la dirigenza, ma una conseguenza di situazioni che prescindono dalla capacità di gestione del gruppo dirigente e dei suoi collaboratori”. Fatto ulteriore riferimento al comportamento del sindacato e alle richieste di dimissioni dei vertici di Locride Ambiente si aggiunge “Non deve essere sua preoccupazione il futuro della società. A meno che Slai-Cobas non abbia proprio l’ambizione di sostituirsi all’azienda- nel qual caso si consiglia una full immersion di management e contabilità aziendale- o che non pensi ad un esautoramento della stessa società in alternativa alla quale il sindacato vedrebbe di buon grado altri operatori. Ma, verrebbe da chiedersi, per quale “nobile” scopo? Sarebbe il caso che Slai-Cobas avesse il coraggio di uscire allo scoperto e chiarisse i suoi obiettivi, che non sembrano essere prioritariamente rivolti alla tutela dei dipendent”i Nella parte finale si scrive quindi “Qualora fosse necessario e l’azienda venisse convocata, attraverso i suoi rappresentanti, da autorità di governo e autorità giudiziaria, per rispondere alle infamanti sottolineature di Slai-Cobas, le documentazioni producibili da parte della società saranno il diario di una condotta legale e sempre rispettosa dei principi morali e dei diritti altrui.
Slai-Cobas lamenta che non sono mai stati presi provvedimenti contro Locride Ambiente SpA. Beh, forse la serietà dei comportamenti non è perseguibile. Che ne pensa la sempre “moralmente” ineccepibile sigla sindacale ? ”