Aristide Bava

SIDERNO – Nei giorni scorsi i tecnici della società incaricata di redigere il progetto esecutivo per trasformare l’ex ospedale di Siderno in casa della Salute, cioè adeguare gli ambienti per i vari servizi che dovranno essere attivati, hanno effettuato un necessario sopralluogo nella struttura. La “visita” è stata effettuata unitamente ai tecnici dell’ azienda ospedaliera di Reggio Calabria. I responsabili del Comitato Pro casa della salute hanno salutato positivamente il sopralluogo per visionare le condizioni dell’ex Ospedale di Siderno e attendono ora di conoscere quali saranno le decisioni dopo le prime valutazioni che necessitano, ovviamente, di essere approfondite e che serviranno per uno schema di fattibilità.

” Per adesso – ha detto Sasà Albanese uno dei principali responsabili del Comitato – la cosa più importante è l’avvio del percorso di progettazione perché a questo punto è chiaro che la società incaricata ha tutto l’interesse per accelerare i tempi. Prima completa il lavoro, prima viene pagata. Noi – ha aggiunto – continueremo ad essere vigili affinché tutto venga fatto bene e in maniera veloce perché abbiamo già perso 10 anni di tempo e in questo lungo periodo molti cittadini hanno pagato a caro prezzo la negazione del diritto alla salute”. Se tant’è, finalmente la lunga protesta dei cittadini di Siderno che , negli ultimi due anni, hanno dato vita ad una serie di manifestazioni per sollecitare la realizzazione della Casa della salute proprio sotto la spinta del Comitato Pro casa della salute -nato sotto la spinta, appunto, di Sasà Albanese e dell’altro protagonista della vicenda Francesco Martino che sono riusciti a creare una struttura superpartes adesso presieduta da Anna Romeo-, comincia a dare i suoi primi fatti concreti. Adesso c’è solo da sperare che non ci siano altri intoppi e che, soprattutto, – questo è l’auspicio dello stesso sindaco di Siderno oltre che del Comitato- i lavori per la realizzazione della Casa della salute non precludano la prosecuzione di quel poco si sanità che c’è, oggi, all’interno della struttura ospedaliera sidernese.

E’ appena il caso di ricordare che proprio pochi giorni addietro, infatti, la sindaca di Siderno ha scritto una lettera al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, nella sua qualità di Commissario ad acta, che attualmente all’interno dell’edificio sono allocati gli uffici e gli ambulatori del Distretto Sanitario, del Dipartimento di Prevenzione, medicina legale, servizio igiene alimenti e nutrizione, igiene pubblica, medicina dello sport), della Farmacia territoriale, del Polo vaccinale e del S.E.R.T, ravvisando l’opporunità, se non la necessità, che dette attività continuino a funzionare anche durante l’attivazione dei lavori della Casa della salute. La Fragomeni ha fatto anche presente che, in ogni caso, la struttura è collocata su tre piani con quattro ingressi diversificati, ed è, quindi, in condizione di sopperire ad ogni necessità utile a non impedire la prosecuzione degli attuali servizi anche durante lo svolgimento dei lavori. L’appello di Maria Teresa Fragomemi, peraltro, come lei stessa ha indicato nella lettera è stato fatto quando ancora tutto è in fase di progettazione e, quindi, si può prevedere per tempo a tenere conto di questa necessità. Considerazioni particolarmente giuste e unanimamente condivise dalla cittadinanza che ricorda con grande rammarico la chiusura dell’ Ospedale che allora funzionava bene ed era considerato un’oasi di buona sanità avvenuta circa 12 anni addietro. Una chiusura dettata da esigenze sanitarie che col tempo si sono rivelate non solo inutili ma anche controproducenti, legata, comunque, proprio all’impegno di realizzare in tempi brevi la Casa della salute. Ma ormai ai cittadini è ben noto che si fa presto a togliere i servizi ma è poi estremamente difficile riattivarli . Ed è necessario che questo non si ripeta.