R. e P.

Al Convegno Nazionale U.D.C. tenutesi ad Assisi giorno 28 del mese di settembre presso l’hotel Cenacolo era presente il Commissario cittadino U.D.C. di Siderno Carmelo Tripodi. Momento privilegiatissimo per confrontarsi con le più alte cariche del partito e discutere oltre che di tematiche partitiche a livello nazionale, dei problemi che affliggono la terra di Calabria ed in particolare delle questioni che ancora oggi mortificano la nostra città offendendo l’intelligenza e la dignità dei cittadini.

Credetemi, cari cittadini, in questo articolo avrei tante, tante tematiche da portare avanti ma non è il momento e allora sarò abbastanza clemente. So bene che non ho la forza, da solo, di cambiare ciò che si dovrebbe poter cambiare ma non ne posso fare a meno di pensarci, crederci o almeno sognare.  Nel mio straordinario sogno le cose si possono cambiare e si realizzano e tutti noi siamo in grado di saper distinguere ciò che si può e si deve cambiare usando la nostra intelligenza. È veramente tempo di cambiare, perché ho la netta impressione che sarà una lenta agonia per un’amministrazione che non riesce neanche a programmare. È vero sì, le migliori sceneggiature ed i grandi attori attirano sempre un pubblico numeroso ma lo spettacolo teatrale più grande che questa amministrazione può mettere in scena potrebbe essere quello di rimboccarsi le maniche e smetterla di continuare a recitare e impegnarsi a risolvere solo le emergenze da squallida commedia valutata 1 stella al massimo.

Personalmente mi considero orfano di un mondo politico che non si preoccupa di rispondere alle domande che i cittadini fanno; potrei definirmi un nostalgico di un mondo che non c’è più, ma avverto tanta nostalgia con la visione di un futuro tanto nebuloso e precario, spesso ipocrita e diciamolo liberamente falso. E allora… Sogno! Non abbiatene a male. Aiutatemi casomai a svegliarmi dal sonno e potermi ricredere e vedere il percorso fatto dai nostri amministratori, una buona volta a servire la cosa pubblica da cristiani. Servitori della Polis, che per me, è quella “nobile arte di carità” che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale del Paese. Enorme è la vastità di problemi da affrontare in città ma non vedo interesse alcuno da parte dell’amministrazione in carica. Almeno io ci provo a metterli in evidenza. I cittadini devono essere a conoscenza che i pilastri della dottrina sociale quali libertà, responsabilità, dignità, creatività devono essere innestate nelle nuove urgenti sfide di oggi: l’ecologia culturale dei singoli, il bene comune, la giustizia, la pace, la fraternità e tanto altro ancora si potrebbe aggiungere. Oggi urge secondo me essere visionari affamati del futuro con solide radici ben piantate nella storia scritta da uomini e donne, politici che un tempo hanno saputo amministrare risolvendo problemi e rimanendo vicino ai cittadini, specialmente ai più bisognosi. Essere creativi e attenti ai progetti rilevanti da portare avanti senza trascuranze per il bene sociale, di tutti. Pensando all’attuale panorama politico e amministrativo del nostro paese, fatemi tornare al mio sogno; permettetemi di dire a tutti senza veli, quanto sogno… che poi credo francamente sia quello di tutti i cittadini Sidernesi. Sogno donne e uomini politici impegnati, soprattutto liberi interiormente, che hanno costruito le più illuminate delle scoperte per la loro vita; quella cioè di sentirsi amati dai cittadini. Sogno cittadini impegnati con la passione della vita. Donne e uomini forti di fronte alla tentazione di cedere a compromessi al ribasso e ad altre fuorvianti mediazioni. Sogno giovani impegnati in politica e nel sociale che abbiano piena consapevolezza di essere “nel” mondo, ma non “del” mondo. Sogno politici che conoscono la storia, almeno quella della nostra città che fino a qualche lustro addietro, era la più invidiata e la più progredita da Reggio a Catanzaro… Sogno, tenetevi forte… “Onestà”. Quanto necessario sarebbe sentir citare di più come definizione di un politico questo aggettivo, ma ormai, come d’altronde la parola “pace”, sembra che anche questa sia stata bandita dal vocabolario comune. Sogno persone impegnate e che abbiano forte e intoccabile il primato della coscienza. Una coscienza illuminata che ti permetta di guardare in faccia ogni uomo senza arrossire, ma con spirito di servizio e coscienza chiara, pulita. Illuminata da due emissioni di luce che possono essere rappresentate dal sole e dalla luna. Il sole è parola che illumina tutto. La luna che vive di riflesso della luce del sole per me è la magna carta che dovrebbe garantire i diritti degli uomini, la dignità, la libertà, lo sviluppo, la responsabilità e la creatività: la Carta Costituzionale. Sogno politici alimentati da queste fonti di illuminazione e non dai biechi interessi di parte dei potentati o tanto peggio da egoistici interessi personali. Sogno amministratori della cosa pubblica, in ginocchio. In ginocchio davanti a Dio e non ad altri idoli. In ginocchio di fronte alle tragedie dei nostri tempi e soprattutto che non hanno timore di andare contro corrente, se serve, per amore della verità. Sogno politici che rispettano e fanno rispettare le regole e che non trasformano il paese in un teatrino da avanspettacolo o in una pista da circo. Sogno politici che passano le notti insonni a trovare una soluzione alla fuga dal nostro paese dei nostri giovani. E poi mi sveglio e sono ancora li a confrontarmi con i grandi oratori della politica, ad ascoltare chi più di me sa, usando un linguaggio aulico, dell’impegno dei cattolici in politica partendo dai valori della Dottrina sociale della Chiesa. Ne avrei ancora molti di sogni… Per ora resto nel mio sonno e sogno. Se cambia qualcosa o qualcosa mi sfugge, beh, allora svegliatemi pure. Se vi sembra troppo…beh sappiate che una certezza c’è: io ci sarò perché sono: libero, forte e determinato.

 

Carmelo Tripodi Commissario Cittadino U.D.C.