Il gelo a Siderno sembra essere arrivato prima. C’è, infatti, aria di tempesta tra il partito di maggioranza “Fattore Comune”, guidato dall’ex sindaco Mimmo Panetta, e il Partito Democratico cittadino. Motivo di tanto livore il solito vecchio problema della piscina coperta comunale. Panetta non usa mezzi termini e puntando il dito contro gli ex alleati li mette al pari “dei rigattieri nei minuti conclusivi dell’asta al mercato del pesce di Palermo”. Per l’ex sindaco, insomma, dietro al no espresso in consiglio comunale contro lo schema di transazione ci sarebbe una sorta di “opportunismo spiccio” tipico di chi “sa farsi i conti sottobanco”. Panetta non manca, poi, di sottolineare come il partito da lui rappresentato non abbia avuto ruoli nella stesura dello schema se non per sollevare dubbi e incertezze. Tra tutti il secco no alla concessione gratuita per sei anni delle vasche alla Siderno Nuoto. Concessione che farebbe risparmiare 40.000 euro annui alla società e perdere, quindi, 240.000 complessivi al Comune. Quello sulla piscina, per l’ex primo cittadino di Siderno, sarebbe, pertanto, un capitolo pieno di errori narrante di paludi e acqua non sufficientemente cristallina. Nel frattempo il centrodestra attacca il sindaco Pietro Fuda, reo a loro avviso di essersi attribuito meriti, poco fondati, sull’uscita dalla zona infuocata del dissesto. “Magari tutto ciò fosse vero!” hanno, infatti, tuonato dal partito convinti che lo stato di dissesto durerà ancora per molto tempo. E tenendo conto che siamo ancora agli inizi, questo 2017 a Siderno non sembra, davvero, essere iniziato col piede della conciliazione.
ALESSANDRA BEVILACQUA