Mentre il governo centrale statuisce il regolare rientro a scuola, quasi tutti i sindaci della Locride, con una decisione, dicono sofferta, seguita alla richiesta accorata del personale medico del GOM di RC, che come ha scritto qualche sindaco, appare come una resa incondizionata del sistema sanitario sfiancato dalla pandemia e privo degli strumenti per affrontarla, deliberano il rinvio di due settimana del rientro a scuola in presenza di discenti e insegnanti.
Aldilà di tutte le considerazioni che si vogliono e si possono fare, non si può trascurare il dato che detta decisione di fatto consista in una forzatura del dettato contenuto nel Decreto Legge n. 111/2021, poiché la chiusura della scuola è possibile sono nei casi indicati dal decreto, che allo stato non sembrano essere ancora presenti.
Tuttavia, stiamo assistendo ad un aumento esponenziale del contagio da Covid19.
Il tracciamento dei contagi è completamente saltato i risultati dei tamponi molecolari arrivano, quando arrivano, con ritardi inauditi.
Non si riesce più a tracciare i contatti e questo è un problema poiché così facendo non si controllano i focolai e i contagi. In tutte e cinque le province calabresi ma specialmente nel reggino la situazione è di grave confusione. I tamponi effettuati vengono trasportati a Reggio Calabria per essere processati presso l’unica struttura pubblica autorizzata, anch’essa al collasso, per i cui esiti sono necessari 4/5 gg.
Più e più volte durante le precedenti ondate del virus era stata avanzata la possibilità, per il territorio della riviera dei Gelsomini, che fosse il laboratorio di analisi dell’ospedale di Locri a processare i tamponi molecolari ed eventualmente autorizzare pure qualche laboratorio privato attrezzato, per consentire un puntuale e reale tracciamento dei contagi.
L’assemblea dei sindaci, ancora una volta, non riesce ad essere incisiva sui processi che si sviluppano sul proprio territorio, laddove, una situazione del genere, avrebbe richiesto delle prese di posizione molto ferme e significative.
Dai sindaci ci saremmo aspettati una maggiore fermezza prima e durante le festività natalizie circa gli assembramenti delle giornate di festa. Si è preferito organizzare manifestazioni ricreative per poi sospenderle con gravi sprechi di risorse pubbliche, si predica ripartenza e poi si pratica la chiusura delle scuole, lasciando tutte le altre attività aperte…
Già durante il primo confinamento era stato chiesto che il laboratorio dell’ospedale d Locri, che tra l’altro già pratica la microbiologia, venisse autorizzato dal management dell’ASP 5 di RC, a processare i tamponi molecolari in loco, piuttosto che caricare un’unica struttura per tutta l’area metropolitana, una quantità tale di tamponi da far saltare il sistema di tracciamento, come è avvenuto in queste ultime settimane.
Ad oggi registriamo che, si parla di ripresa, ma ci ritroviamo al punto di partenza, mentre la quarta ondata del virus avanza inesorabilmente…
Antonella Avellis fb