Con Toni Bellisario ho scambiato più sguardi che parole. C’era tanta gentilezza nei suoi occhi chiari e nelle sue camminate, leggere, sulla spiaggia. Era bello incontrarlo, vederlo svanire lentamente, in estate, quando il sole s’invetra nell’aria e cambia gli sfondi. In inverno, invece, con il mare lungo, il suo cuore di pace si mescolava a schiuma marina e sabbia nuova. Da qualche settimana non passava più da sotto casa mia. Stamattina sono andato a trovarlo, dove mi hanno detto, ma lui non c’era. C’erano solo tanti colori commossi e meravigliosi figli. Poi ho scoperto che era stato assorbito per sempre dalla Festa della Bufere d’Ottobre, tra Zefira e Cocintum
Ercole Macrì fb
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