“Siderno 2030 non è una data; è un percorso da condividere. Si è chiusa la pagina di Archinà candidato a sindaco e si è aperta una fase di coinvolgimento di tutti i sidernesi liberi e forti. Nei prossimi giorni daremo il via ai tavoli tematici in cui ognuno potrà essere libero di dare il proprio contributo”.
Con queste parole, Stefano Archinà ha concluso il lungo e partecipato incontro che ha avuto luogo sabato pomeriggio nella sala convegni dell’hotel President, in cui il movimento “Siderno 2030” ha fatto il punto sull’attività svolta in questi ultimi cinque mesi e sugli obiettivi futuri di questa realtà civica che al suo interno ha cittadini di diverse sensibilità ma con a cuore il futuro della propria città.
Dopo la diffusione del “Va’ pensiero” di Verdi eseguito dall’Opera di Badessa per la “no-fly zone” in Ucraina, Francesco Romeo ha dato il benvenuto accanto a un tavolo dei relatori dietro il quale erano issate le bandiere di Italia, Ue e Ucraina.
E se Milena Archinà ha riepilogato i valori che ispirano il movimento e il suo progetto di municipalità allargata con gli altri comuni del territorio, Massimo Diano ha ripercorso l’attività svolta dal gruppo consiliare “tra richieste di convocazione di consigli comunali – ha detto – interpellanze e interrogazioni
rimaste, a oggi, senza risposta”. Il capogruppo in consiglio comunale Mimmo Sorace ha spiegato il cambio di strategia adottata dal movimento dall’inizio dell’anno “visto che non venivano più convocati i consigli comunali – ha premesso– abbiamo sollecitato a mezzo stampa l’amministrazione su varie tematiche importanti, ma abbiamo trovato davanti un muro, nonostante lo spirito di collaborazione dimostrato dai nostri tecnici che hanno redatto due schede del Cis Calabria. Le abbiamo provate tutte – ha concluso – ma non vengono convocate nemmeno le riunioni di commissione, tanto da pensare che la maggioranza voglia evitare il confronto. Come possiamo dare il nostro contributo?”.
Antonella Avellis si è soffermata sulle tematiche ambientali, chiarendo anzitutto che “gli impianti servono, in primis il Tmb di San Leo, e noi siamo favorevoli al suo ammodernamento che – ha ribadito – non comporterà alcun aumento dei flussi di rifiuti da trattare e sarà migliorato con un nuovo ingresso per i mezzi che conferiscono”. L’architetto Paola Albanese, dopo aver bocciato il Piano Strutturale
Comunale “che eredita – ha detto – scelta decise e avviate da altri e segna un profondo scollamento con la realtà territoriale” si è soffermata sull’esigenza di una pianificazione complessiva delle opere progettate e finanziabili “magari – ha aggiunto – riprendendo i 29 progetti redatti nel concorso di idee avviato dall’allora amministrazione Fuda”. Enzo Gerasolo ha sottolineato l’esigenza di una maggiore
collaborazione tra le forze politiche, mentre Emilia Cordì ha ricordato il successo dell’iniziativa “Palazzi in mostra” promossa proprio da Siderno 2030. Il consigliere regionale Giacomo Crinò, invitato a porgere il proprio saluto, si è detto “spettatore interessato perché Siderno è la locomotiva della Locride e io sarò sempre al fianco di questa città col mio ruolo istituzionale, rinnovando la mia disponibilità. Dal punto di vista politico però – ha aggiunto Crinò – mi colloco all’opposizione di questa amministrazione”.
E se il già candidato sindaco dei Comunisti Uniti per Siderno Totò Sgambelluri ha ribadito il “no” all’ampliamento del Tmb, molti sono stati gli interventi, da quello del presidente del consiglio comunale Alessandro Archinà (che ha invitato a superare le polemiche degli ultimi giorni e ha premesso che a breve convocherà una seduta del civico consesso in cui verranno discusse interpellanze e interrogazioni), a quello del consigliere de “La nostra missione” Antonio Trimboli che ha invitato proprio Alessandro Archinà a farsi garante dei diritti delle opposizioni. Il presidente del Corsecom Mario Diano ha invitato le parti politiche a un maggiore dialogo (appello ripreso anche dalla dirigente provinciale del Pd
Emmida Multari) e dopo gli interventi di Angelo Errigo del Pd e del cardiologo Michele Iannpollo, Stefano Archinà ha concluso dicendo che “non saremo mai quelli che chiedono lo scioglimento del consiglio comunale e vogliamo coinvolgere i cittadini senza escludere alcuno”.
articolo di Gianluca Albanese tratto da www.lentelocale.it