R. e P.
All’ indomani del deposito della sentenza del TAR per la Calabria, sez. Prima, con la quale veniva rigettato il ricorso del Comune di Siderno e dal movimento sidernohagiàdato proposto ad adiuvandum al primo, al fine di impugnare il provvedimento autorizzatorio unico della Regione Calabria relativo al progetto di efficientamento dell’esistente impianto di TMB di Siderno, i gruppi consiliari di minoranza Siderno 2030 e La Nostra Missione con Pec del 8 Aprile u.s., inviavano al presidente del consiglio comunale di Siderno, richiesta di iscrizione del seguente punto nell’o.d.g. nel primo consiglio comunale utile: “confronto e discussione in merito al riammodernamento dell’impianto di TMB di Siderno, anche in seguito alla sentenza depositata dal TAR di Reggio Calabria in data 4/04/2022”, allegata alla presente nota.
Nonostante la presentazione dell’istanza di cui sopra, durante la conferenza dei capigruppo il presidente del consiglio proponeva all’assise di trattare il punto di discussione proposto dai gruppi consiliari Siderno 2030 e La Nostra Missione in un consiglio comunale convocato ad hoc e pertanto, l’argomento non veniva inserito nell’o.d.g. del consiglio comunale del 29/04/2022, durante il quale la succitata richiesta veniva riformulata, ma la sindaca rispondeva che se ne poteva parlare solo dopo l’incontro che si terrà presso la Regione Calabria l’11 maggio prossimo. Nella stessa conferenza dei capi gruppo era stata proposta la creazione di una tavolo per approfondire tutti gli aspetti sul TMB che precedesse i lavori del Consiglio comunale, ma ad oggi nemmeno quel tavolo è stato ancora convocato.
La comunità sidernese ha il bisogno e il diritto, alla luce del comportamento ondivago e contraddittorio che questa amministrazione e i suoi membri hanno tenuto finora, di conoscere quali atti l’esecutivo cittadino intende porre in essere per affrontare la problematica che ci occupa.
Infatti, ci saremmo aspettati, quanto meno dalla sindaca, un comportamento più lineare e trasparente, quale firmataria, nella qualità di assessore regionale pro tempore, della delibera di Giunta Regionale con la quale si licenziava la variante al Piano dei rifiuti della Calabria che prevedeva l’ammodernamento del TMB di Siderno con la contestuale approvazione del relativo progetto allegato che nel tempo è importate ribadire, non ha subito alcuna variazione!!!
Laddove, da candidata a sindaca in pectore, ha aderito al documento, redatto dal movimento sidernohagiàdato a fine 2020 che sanciva un secco, NO TMB.
Successivamente, la sindaca e il suo entourage, in campagna elettorale ogni volta che ha potuto ha evitato l’argomento, tutte le volte invece in cui è stata messa alle strette si è trincerata dietro sottili anglicismi, revamping si, ampliamento no. Ma è evidente che il concetto stesso di revamping presuppone l’ampliamento degli spazi occupati dall’impianto per consentire il corretto trattamento delle frazioni secche di rifiuto.
Da sindaco piuttosto che prendere una posizione netta, qualunque essa fosse, così come il ruolo imporrebbe, ha continuato a rimanere nell’ambiguità, fino all’ultimo incontro organizzato dal movimento sidernohagiàdato qualche giorno fa, in cui piuttosto che chiarire una volta per tutte quale posizione l’esecutivo assumerà a riguardo, ha solamente elencato le domande che lei stessa ha posto agli organi regionali, se cioè l’impianto si può chiudere e se si può delocalizzare.
Ad entrambi i quesiti, la sindaca riferisce che, le è stato risposto di NO, poiché si andrebbe a perdere il relativo finanziamento, con la conseguenza che ci dovremmo tenere per i prossimi 8/10 anni un impianto vecchio e utilizzabile solo in parte anche a causa dell’ incendio verificatosi nel settembre 2020 che ne ha notevolmente ridotto la capacità di trattamento dei rifiuti, su cui nessuno spenderebbe un euro per fare della manutenzione.
Riguardo alla possibilità da parte del Comune di Siderno di impugnare la sentenza del TAR della Calabria davanti al Consiglio di Stato, così come richiesto dalla Presidente del comitato ambientalista, la sindaca si è ancora una volta nascosta dietro alle risultanze di un parere giuridico e tecnico che andrà a chiedere in futuro, rispettivamente ai legali e ai tecnici dell’ente.
La Politica migliore si è sempre assunta a viso aperto le responsabilità delle proprie scelte…
Siderno 2030, nella consapevolezza che, un impianto TMB obsoleto, malfunzionante e privo di ogni intervento manutentivo volto al buon funzionamento dello stesso, impatti duramente sulla vita dei cittadini sidernesi e non solo, reitera la richiesta già formulata con Pec del 8 aprile scorso, di voler convocare immediatamente, prima dell’incontro in Regione dell’11 maggio prossimo, un consiglio comunale in cui poter discutere a tutto tondo della problematica dei rifiuti, prima che la stessa trasformi definitivamente tutto il territorio in una vera e propria polveriera di rifiuti e soprattutto conoscere gli intenti a riguardo di questa amministrazione.
#Siderno 2030