R. e P.

Abbiamo seguito in questi giorni, con grande attenzione e preoccupazione, la vicenda che ha interessato gli ospedali di Locri e Melito relativamente alla rimodulazione del finanziamento erogato dall’INAIL per la ristrutturazione di quei presidi sanitari.
Come nostro costume, prima di formulare un qualunque giudizio sulla decisione operata dalla Regione Calabria di rimodulare quel finanziamento, ci siamo procurati tutte le “carte” necessarie per conoscere la storia del finanziamento e soprattutto le modalità di funzionamento dello stesso.
Abbiamo appurato che, per poter ricevere il finanziamento sarebbe stato necessario vendere preventivamente gli ospedali all’INAIL.

Una volta alienato il bene, sottratto in tal modo al patrimonio dell’ASP e soprattutto dal suo bilancio impoverendolo, l’ASP avrebbe dovuto pagare un canone annuo di locazione pari al 3% dell’importo dell’intero finanziamento all’ente finanziatore, il quale diventava a tutti gli effetti il locatore per i successivi 30 anni, trascorsi i quali l’INAIL avrebbe rinegoziato il contratto restando comunque proprietario degli immobili.

Inoltre, il finanziamento in questione non avrebbe coperto i costi per la progettazione dell’intervento di ristrutturazione per la quale si sarebbe dovuto trovare un diverso finanziamento.

L’iniziativa Inail nasce nel 2017, dalla legge finanziaria del 2016.

Nel 2018 in virtù di un DPCM viene finanziata la ristrutturazione dell’ospedale di Melito, commissario straordinario all’epoca era il Dr.Brancati.

Successivamente, nel 2019 con un nuovo DPCM viene modificato il programma Inail, ammettendo a finanziamento assieme a Melito anche Locri e Polistena.
Nel frattempo, l’ASP di R.C. aderiva a tutta una serie di iniziative in campo nazionale legate alla l. 67/1988, art. 20, che la Regione aveva intrapreso su vari programmi di edilizia sanitaria.

L’Inail ammette a finanziamento con le modalità prima descritte, Melito per un importo pari a 40 milioni di euro, per 37 milioni Locri e per circa 27 milioni Polistena.

Nel contempo, attraverso l’adesione ai vari programmi di finanziamento di edilizia sanitaria l’ASP di R.C. ottiene 28 milioni da altre fonti finanziarie a costo zero per Locri, qualche cosa in più di quello che dava INAIL su Melito.

Discorso a parte merita Polistena, sull’ospedale di Polistena non c’è alcun finanziamento, nemmeno un euro…
Da qui la decisione di utilizzare i finanziamenti a costo zero per Melito e Locri e accettare in assenza di alcun finanziamento, quello offerto da Inail per l’ospedale di Polistena, non proprio economicamente vantaggioso, ma meglio di niente.

L’excursus di cui sopra è stato estrapolato dalla trascrizione integrale della Commissione sanità, attività sociali, culturali e formative N. 10, nella seduta di giovedì 21 aprile 2022, durante la quale sono stati ascoltati il Commissario straordinario dell’ASP di RC Dr. Scaffidi e l’Arch. Mittiga, memoria storica della struttura tecnica dell’ASP, su richiesta del Presidente Occhiuto proprio per avere contezza della situazione prima di assumere qualunque decisione in merito.

Su Locri in particolare, è utile ricordare che, con deliberazione n. 658 del 13/07/2022, il Commissario Straordinario dell’ASP di Reggio Calabria ha preso atto dell’aggiornamento del progetto preliminare predisposto dalla Struttura Tecnica Aziendale, inerente alla ristrutturazione e messa a norma del padiglione denominato “Greca” del PO di Locri e contestualmente è stato approvato il relativo Quadro Tecnico Economico d’importo complessivo pari a € 14.460.793,17.

Il Commissario ad acta, con DCA n. 86 del 17/08/2022, decideva di avvalersi del supporto della Centrale di Committenza nazionale INVITALIA per la realizzazione degli interventi su menzionati stipulando una Convenzione con quest’ultima società che dovrà garantire le necessarie competenze e una tempistica più celere.

Questo lo stato dell’arte!

Tanti i dubbi sorti leggendo i giornali, le dichiarazioni e i commenti di varie forze politiche che hanno urlato allo scippo di risorse economiche da un territorio il nostro, in favore del cosentino.

Per la cronaca, la stessa valutazione che ha interessato Locri e Melito è toccata all’ospedale di Paola e di Castrovillari.
Spiace e lascia tanta amarezza il fatto che argomenti di vitale importanza come questi vengano utilizzati per fare becera strumentalizzazione politica, oltre che magre figure, essendo smentiti dai fatti e dagli atti.

Ci saremmo aspettati che su una materia come la sanità si potesse remare tutti nella stessa direzione, senza contrapposizioni strumentali.

Si è scomodato il PD sidernese e finanche quello reggino per protestare contro quello che sarebbe stato uno scippo da parte della Regione.
Vogliamo ricordare che l’opposizione è utile se è seria e fornisce stimoli per fare di meglio e di più.

Sconforta la constatazione che spesso comitati cittadini pongano in essere dinamiche che invece di unire e aggregare attorno a problematiche sociali importanti, alla fine dividano.

Spiace pure che un organismo che dovrebbe essere super partes, per il ruolo che ci si auspicherebbe svolgesse, quale l’Assemblea dei comuni della Locride, si sia fatta anch’essa strumentalizzare, sottoscrivendo un comunicato senza verificarne attentamente prima il contenuto.

Siamo convinti che la Politica sia un’arte nobile, forse la più nobile, ma affinché rimanga tale, pur nel rispetto delle legittime posizioni, deve essere esercitata con la più alta onesta intellettuale possibile.
Siderno2030